I Vini delle Marche

Panorama Campagna delle Marche

Le Marche, una regione incastonata tra l’Appennino e il Mar Adriatico, è un territorio di straordinaria bellezza e ricchezza vitivinicola. Confinante con Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo e Lazio, le Marche si trovano nel cuore dell’Italia centrale. Questa regione è nota per i suoi paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle colline verdi ai borghi medievali, fino alle spiagge dorate.

La tradizione enogastronomica marchigiana, caratterizzata da sapori autentici e ingredienti genuini, si unisce a una lunga storia di produzione vinicola, rendendo le Marche una destinazione imperdibile per gli amanti del buon vino e della cultura italiana.

Cigneti nelle marche al tramonto

 

La Storia

La storia della viticoltura nelle Marche ha origini antichissime, risalenti all’epoca dei Piceni, una popolazione italica che abitava la regione già dal IX secolo a.C. I Piceni furono tra i primi a riconoscere il potenziale dei terreni fertili e del clima favorevole delle Marche per la coltivazione della vite.

Con l’espansione dell’Impero Romano, tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C., la viticoltura nelle Marche conobbe un periodo di grande sviluppo. I Romani introdussero tecniche avanzate di coltivazione e vinificazione, oltre a migliorare le infrastrutture per il commercio del vino. Le strade romane, come la via Flaminia costruita nel 220 a.C., facilitarono il trasporto dei vini marchigiani verso altre regioni dell’Impero, ampliando la loro diffusione e reputazione.

Durante il Medioevo, la viticoltura nelle Marche continuò a prosperare grazie all’opera dei monaci benedettini e cistercensi. Questi religiosi, insediati nei monasteri della regione, come l’Abbazia di Fiastra fondata nel 1142, mantennero viva la tradizione viticola, preservando le varietà di uve autoctone e sviluppando nuovi metodi di vinificazione.

Il Rinascimento, tra il XV e il XVI secolo, segnò un periodo di rinnovato interesse per la viticoltura marchigiana. Le famiglie nobiliari, come i Della Rovere e i Malatesta, investirono nella coltivazione della vite, costruendo cantine e perfezionando le tecniche di produzione. Documentazioni scritte del periodo rinascimentale, come gli scritti di Andrea Bacci nel suo “De Naturali Vinorum Historia” del 1596, riportano riferimenti specifici alle varietà di uve coltivate e ai metodi di vinificazione utilizzati.

Nel XX secolo, la viticoltura nelle Marche affrontò diverse sfide, tra cui l’infestazione della fillossera alla fine del XIX secolo, un parassita che devastò i vigneti europei. La regione subì una drastica riduzione della produzione vinicola, ma la resilienza e la passione dei viticoltori marchigiani portarono a una graduale ripresa. Il secondo dopoguerra segnò un periodo di modernizzazione per l’agricoltura marchigiana. Negli anni ’60, la regione ottenne il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC) per alcune delle sue zone vinicole, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC dal 1968, garantendo la tutela e la valorizzazione dei vini marchigiani. La creazione di cooperative vinicole e la promozione dei vini locali contribuirono ulteriormente al rilancio del settore.

Vigneti nelle marche in riva al mare

Il Territorio

La superficie destinata alla viticoltura delle Marche si estende su un vasto territorio di 12.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 10% di questa estensione si erge sulle pianure, l’85% si adagia dolcemente sulle colline, mentre il 5% trova la sua dimora nelle montagne. La produzione annuale di vino nelle Marche raggiunge l’impressionante cifra di 1.000.000 ettolitri. La regione si fregia di un prestigioso patrimonio vinicolo, con un totale di 5 Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), 15 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 1 Indicazione Geografica Tipica (IGT).

Con le sue incantevoli colline, i borghi affascinanti e le maestose montagne, le Marche sono un tesoro nascosto tra le regioni vitivinicole italiane. Situata lungo la costa adriatica, questa regione offre un paesaggio diversificato che crea le condizioni ideali per la coltivazione delle viti, producendo vini che raccontano storie di tradizione e innovazione.

Il territorio delle Marche si estende dall’Appennino fino al Mar Adriatico, offrendo una combinazione di ambienti che spaziano dalle colline ai monti, fino alle pianure costiere. Questa diversità geografica permette la creazione di microclimi unici, fondamentali per la crescita delle viti. Le colline marchigiane, con altitudini che variano dai 200 ai 600 metri, sono particolarmente adatte alla viticoltura grazie alla loro esposizione al sole e ai terreni ben drenati. I suoli delle Marche sono ricchi di calcare e argilla, elementi che contribuiscono a conferire ai vini locali una complessità aromatica e una spiccata mineralità. Le vigne che si estendono su queste colline beneficiano di un equilibrio perfetto tra altitudine ed esposizione solare, creando condizioni ideali per la produzione di uve di alta qualità.

Il clima delle Marche è di tipo mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e piovosi lungo la costa e nelle aree collinari, e inverni più freddi e nevosi nelle zone montane. Le estati sono calde e asciutte, con una significativa influenza mitigatrice del Mar Adriatico, che modera le temperature estive e favorisce una maturazione lenta e uniforme delle uve. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte sono notevoli, soprattutto nelle aree interne e collinari, e questo fenomeno contribuisce allo sviluppo degli aromi e alla preservazione dell’acidità nelle uve. Questi fattori climatici, uniti alla qualità dei suoli, permettono alle Marche di produrre vini aromatici, strutturati e ben bilanciati.

Campagner nelle marche con vigneti in collina

Le Principali Zone Vinicole

Castelli di Jesi
Il territorio dei Castelli di Jesi, situato nel cuore delle Marche, è celebre per la produzione del Verdicchio, uno dei vini bianchi più rinomati d’Italia. Le colline che circondano la città di Jesi sono caratterizzate da terreni argillosi e calcarei, conferendo ai vini una spiccata mineralità. Il clima è temperato, con estati calde e secche e inverni miti, ideali per la maturazione delle uve. Il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva gode della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e produce vini bianchi eleganti, con note di frutta fresca, fiori bianchi e una piacevole acidità. La Denominazione di Origine Controllata (DOC) Verdicchio dei Castelli di Jesi è apprezzata per i suoi vini freschi e di lunga longevità. Oltre al Verdicchio, i vitigni coltivati in questa zona includono il Montepulciano, il Sangiovese e la Malvasia.

Matelica
La zona vitivinicola di Matelica, situata nell’entroterra marchigiano, è conosciuta per il Verdicchio di Matelica, un vino bianco di grande qualità. Oltre al Verdicchio, i vitigni coltivati in questa zona includono il Sangiovese, il Merlot e il Cabernet Sauvignon, che contribuiscono alla produzione di vini rossi di alta qualità. Le viti sono coltivate su colline che raggiungono altitudini significative, beneficiando di un clima continentale con inverni freddi ed estati calde, caratterizzato da forti escursioni termiche che esaltano l’aromaticità delle uve. I terreni sono prevalentemente calcarei e argillosi, ideali per la viticoltura. Vanta della denominazione Verdicchio di Matelica DOC e Verdicchio di Matelica Riserva DOCG producendo vini bianchi complessi, con note di agrumi, mandorla amara e una spiccata mineralità. Oltre al Verdicchio, i vitigni coltivati in questa zona includono il Sangiovese, il Merlot e il Cabernet Sauvignon, che contribuiscono alla produzione di vini rossi di alta qualità.

Conero
Affacciato sul mare Adriatico, il Conero è una delle zone vitivinicole più suggestive delle Marche. Il terroir è unico, con suoli calcarei e argillosi che conferiscono ai vini una struttura solida e una buona acidità. Il clima mediterraneo, mitigato dalla vicinanza del mare, favorisce la produzione di vini rossi intensi e complessi, con note di frutti rossi, spezie e una piacevole tannicità. Qui, il Montepulciano è il vitigno protagonista, ma vengono coltivati anche altri vitigni come il Sangiovese, il Verdicchio e la Malvasia, che contribuiscono alla produzione dei vini con le denominazioni Conero DOCG e Rosso Conero DOC. Questi vini sono rinomati per la loro capacità di invecchiamento.

Piceno
La zona del Piceno, situata nel sud delle Marche, abbraccia le province di Ascoli Piceno e Fermo. I vitigni coltivati in questa regione includono Montepulciano, Sangiovese, Trebbiano, Passerina e Pecorino. Questo territorio è caratterizzato da una varietà di terreni, con una prevalenza di argilla e calcare, che, insieme al clima mite con estati calde e inverni moderati, creano le condizioni ideali per la viticoltura. Questi fattori contribuiscono alla produzione di vini rossi morbidi e armoniosi, con note di frutta matura, spezie e una solida struttura. Il Rosso Piceno DOC è il vino più rappresentativo della zona, ottenuto principalmente da uve Montepulciano e Sangiovese. In particolare, il Rosso Piceno Superiore è rinomato per la sua complessità e capacità di invecchiamento, rendendolo un vino di grande prestigio.

Offida
Offida, è una zona vitivinicola situata nel cuore della provincia di Ascoli Piceno nel sud delle Marche, è una zona vitivinicola emergente riconosciuta con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). I terreni sono ricchi di calcare e argilla, e il clima, con estati calde e inverni miti, è ideale per la viticoltura. I vini di questa area si distinguono per l’alta qualità e la varietà. Il Pecorino e la Passerina sono i vitigni bianchi principali, dando vita a vini freschi e aromatici, con note di frutta tropicale e agrumi. Per i rossi, il vitigno Montepulciano e il Cabernet Sauvignon producono vini strutturati e complessi, con note di frutti di bosco, spezie e tannini morbidi.

Colli Maceratesi
La zona dei Colli Maceratesi copre una vasta area collinare nella provincia di Macerata. I terreni sono principalmente argillosi, con una buona presenza di calcare, e il clima è temperato, con inverni miti ed estati calde. Area che gode della Denominazione di Origine Controllata (DOC) Colli Maceratesi DOC. Qui, il vitigno principale è il Maceratino, noto anche come Ribona, che produce vini bianchi freschi e aromatici, con note di fiori bianchi e frutta a polpa bianca.  I vini rossi, ottenuti principalmente dai vitigni Sangiovese e Montepulciano, sono morbidi e fruttati, con una piacevole tannicità e apprezzati per la loro versatilità e freschezza.

Morro d’Alba
Morro d’Alba, è situata nelle vicinanze di Ancona, è una piccola ma significativa zona vitivinicola delle Marche. I terreni della zona sono argillosi e calcarei, mentre il clima è temperato, con buone escursioni termiche che esaltano le caratteristiche aromatiche delle uve. Vanta della denominazione Lacrima di Morro d’Alba DOC, un vino rosso ottenuto dal vitigno autoctono Lacrima di Morro d’Alba, apprezzato per la sua freschezza e la sua eleganza, con tannini morbidi e una buona struttura. Questo vino è caratterizzato da un profilo aromatico unico, con intense note di violetta, rosa, frutti di bosco e spezie. Nella zona vengono coltivati altri vitigni che contribuiscono alla ricchezza e alla varietà della produzione vinicola locale come il Verdicchio, Montepulciano, Sangiovese e Trebbiano.

Esino
La zona vitivinicola dell’Esino si estende lungo il bacino del fiume Esino, includendo le province di Ancona e Macerata. I terreni variano da argillosi a calcarei, mentre il clima temperato, con estati calde e inverni miti, favorisce una maturazione ottimale delle uve, garantendo vini di alta qualità. L’area include sia vini bianchi che rossi con la Denominazione di Origine Controllata (DOC) Esino. I vini Esino Bianco DOC sono prodotti principalmente con uve Verdicchio, offrendo vini freschi e fruttati, con note di mela verde, agrumi e fiori bianchi. I vini Esino Rosso DOC, ottenuti da uve Sangiovese e Montepulciano, sono vini rossi versatili, con aromi di frutti rossi, spezie e una buona struttura tannica.

La zona vitivinicola dell'Esino

I Vitigni

Verdicchio
Il Verdicchio è uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi delle Marche, noto per i suoi vini bianchi di qualità superiore. Coltivato principalmente nelle zone di Jesi e Matelica, il Verdicchio prospera in un clima temperato con terreni calcareo-argillosi. I grappoli di dimensioni medie presentano acini di forma ellittica con bucce spesse e resistenti. Il vino prodotto da questo vitigno si distingue per la sua freschezza, con note di agrumi, mandorla e una caratteristica mineralità. È un vino versatile, adatto sia al consumo giovane che all’invecchiamento, capace di evolversi magnificamente nel tempo con aromi complessi di miele e frutta secca.

Lacrima di Morro d’Alba
La Lacrima di Morro d’Alba è un vitigno autoctono a bacca rossa che cresce principalmente nella provincia di Ancona, in particolare nel comune di Morro d’Alba. I suoi grappoli sono piccoli e compatti, con acini di colore blu-nero. La buccia è sottile ma resistente, e i vini prodotti hanno un colore rosso rubino intenso. La Lacrima di Morro d’Alba è conosciuta per i suoi aromi floreali, con note di viola e rosa, accompagnate da sentori di frutti di bosco. In bocca, il vino è morbido e avvolgente.

Pecorino
Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca che ha origini antiche nelle Marche, recentemente riscoperto e valorizzato. Predilige le altitudini collinari e i terreni ben drenati, dove può sviluppare tutta la sua complessità aromatica. Coltivato principalmente nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, i grappoli sono piccoli e gli acini hanno una buccia sottile e dorata. Il vino ottenuto dal Pecorino è caratterizzato da un’alta acidità e una spiccata freschezza, con aromi di frutta bianca, fiori di campo e note erbacee. È un vino che si presta bene anche all’invecchiamento, durante il quale sviluppa sentori più complessi di miele e spezie.

Passerina
La Passerina è un altro vitigno a bacca bianca autoctono delle Marche, diffuso principalmente nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini piccoli e dorati. Il vino prodotto da questo vitigno è noto per la sua leggerezza e freschezza, con un bouquet aromatico che spazia dai fiori bianchi agli agrumi, con un tocco minerale. La Passerina è spesso utilizzata in blend, ma anche come vino monovarietale riesce a offrire una piacevole bevibilità.

Vernaccia di Serrapetrona
La Vernaccia di Serrapetrona è un vitigno a bacca rossa unico nel panorama vitivinicolo delle Marche, utilizzato per produrre sia vini spumanti dolci che secchi. Coltivato principalmente nelle colline di Serrapetrona, questo vitigno produce grappoli di medie dimensioni con acini piccoli e di colore blu-nero. Il vino spumante dolce ha un profilo aromatico ricco di frutti rossi maturi e spezie, con una leggera effervescenza che lo rende estremamente piacevole al palato. La versione secca, invece, è più strutturata, con note di ciliegia, prugna e un sottile tocco speziato.

Bianchello del Metauro
Il Bianchello del Metauro è un vitigno autoctono a bacca bianca coltivato principalmente lungo la valle del fiume Metauro, nella provincia di Pesaro e Urbino. Questo vitigno prospera in un clima mite con terreni calcareo-argillosi e sabbiosi, tipici della regione. I grappoli sono di dimensioni medie e compatti, con acini piccoli e di colore giallo dorato. Il vino ottenuto dal Bianchello del Metauro è caratterizzato da una notevole freschezza e leggerezza, con aromi di frutta bianca come mela e pera, accompagnati da delicate note floreali e una leggera mineralità.

Nelle Marche prosperano numerosi vitigni che raccontano storie di passione e dedizione, tra questi, il Biancame e il Maceratino (conosciuto anche come Ribona) offrono vini bianchi freschi e vivaci, con note aromatiche delicate che esaltano i piatti locali. La Garofanata si distingue per i suoi profumi floreali e fruttati. Il Terrano, robusto e ricco, si abbina perfettamente ai piatti saporiti della cucina marchigiana. La Malvasia Bianca di Candia, con la sua dolcezza e fragranza, produce vini bianchi aromatici e versatili.

L’Aleatico incanta con il suo bouquet aromatico e la sua morbidezza, mentre il Ciliegiolo, con sentori di ciliegia e frutti rossi, aggiunge freschezza ai blend locali. Il Trebbiano Toscano, versatile e leggero, è fondamentale nei vini bianchi, conferendo freschezza e acidità. Il Montepulciano, corposo e tannico, è una delle stelle della viticoltura marchigiana, offrendo vini rossi intensi e strutturati. Il Sangiovese, con il suo carattere deciso e profumi di ciliegia e viola, è un altro pilastro dei vini rossi della regione.

Le varietà internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, trovano nelle Marche un habitat ideale. Il Chardonnay, con note burrose e fruttate, mentre il Pinot Nero, con la sua raffinatezza e profumi delicati. Il Veltliner, meno comune ma affascinante, aggiunge freschezza e mineralità ai vini bianchi.

Uva Merlot dopo la vendemmia

I Vini delle Marche

Verdicchio dei Castelli di Jesi
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC è un simbolo dell’enologia marchigiana. Questo vino bianco, ottenuto dall’omonimo vitigno Verdicchio, si caratterizza per il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso offre un bouquet complesso con note di fiori bianchi, mandorla amara, mela verde e agrumi. Al palato è fresco e sapido, con una buona struttura e un finale leggermente ammandorlato.

Verdicchio Dei Castelli Di Jesj Vecchie Vigne 2016 - Umani Ronchi
Verdicchio Dei Castelli Di Jesj Vecchie Vigne 2016 – Umani Ronchi

Rosso Conero
Il Rosso Conero DOC è un vino rosso prodotto nelle colline attorno al Monte Conero, vicino ad Ancona. Ottenuto principalmente da uve Montepulciano, si presenta con un colore rosso rubino intenso. Al naso emergono profumi di frutti di bosco, ciliegia, violetta e note speziate. Al palato è corposo e morbido, con tannini ben integrati e una buona acidità che conferisce freschezza. Il Conero DOCG rappresenta la massima espressione del territorio marchigiano e del vitigno Montepulciano. Grazie alla sua struttura e complessità, si presenta con un colore rosso rubino intenso e profondo. Un vino che può invecchiare bene, migliorando le sue caratteristiche con il tempo.

Rosso Del Conero 2021 - Fattoria Le Terrazze
Rosso Del Conero 2021 – Fattoria Le Terrazze

Lacrima di Morro d’Alba
Il Lacrima di Morro d’Alba DOC è un vino rosso prodotto esclusivamente nell’area di Morro d’Alba. Il vitigno Lacrima conferisce a questo vino un colore rosso rubino brillante con riflessi violacei. Al naso spiccano note di violetta, rosa, frutti di bosco e spezie. Al palato è morbido, con una buona struttura e tannini delicati.

Bianchello del Metauro
Il Bianchello del Metauro DOC è un vino bianco prodotto lungo le rive del fiume Metauro. Ottenuto dal vitigno Biancame, si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso offre sentori di fiori bianchi, frutta a polpa bianca e agrumi. Al palato è fresco e delicato, con una piacevole mineralità e una buona persistenza.

Vernaccia di Serrapetrona
La Vernaccia di Serrapetrona DOCG è un vino spumante prodotto esclusivamente nel comune di Serrapetrona. Questo vino unico è ottenuto dal vitigno Vernaccia Nera e può essere sia dolce che secco. Il colore è rosso rubino con riflessi violacei e una spuma persistente. Al naso offre aromi intensi di frutti rossi, spezie e note floreali. Al palato è vivace, con una buona acidità e un finale fruttato.

Rosso Piceno
Il Rosso Piceno DOC è un vino rosso prodotto nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, ottenuto principalmente dai vitigni Montepulciano e Sangiovese. Si presenta con un colore rosso rubino intenso. Al naso offre profumi di frutti rossi, ciliegia, spezie e una leggera nota vanigliata. Al palato è corposo, morbido e armonico, con tannini vellutati e una buona persistenza.

Passerina
Il Passerina IGT è un vino bianco ottenuto dall’omonimo vitigno Passerina, diffuso soprattutto nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. Si presenta con un colore giallo paglierino tenue. Al naso emergono note di fiori bianchi, mela, pera e agrumi. Al palato è fresco e leggero, con una buona acidità e un finale minerale.

Pecorino
Il Pecorino IGT è un vino bianco prodotto prevalentemente nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. Questo vino si presenta con un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso offre un bouquet aromatico di fiori bianchi, frutta esotica, agrumi e note erbacee. Al palato è strutturato, fresco e sapido, con una buona acidità e una persistenza lunga.

Colline in riva al mare nelle marche

Conclusione

Le Marche non sono solo una regione di incantevoli paesaggi e ricche tradizioni culturali; rappresentano anche un vero e proprio gioiello enologico. Grazie alla sua lunga storia vitivinicola, ai terreni vari e alla passione dei viticoltori locali, questa regione offre vini di eccellenza che sanno conquistare i palati più esigenti.

Ogni sorso racconta la dedizione e la maestria di chi lavora queste terre, rendendo le Marche una destinazione imperdibile per gli amanti del buon vino in cerca di esperienze autentiche e indimenticabili.