La Toscana

La Toscana è una delle regioni italiane più rinomate nel panorama vitivinicolo. Questa regione ha dato vita ad alcuni dei vini più pregiati e conosciuti al mondo. Il vino toscano è noto per la sua eccellenza e il suo fascino irresistibile. Le colline ondulate, i vigneti che si estendono all’orizzonte e i paesaggi mozzafiato creano un’atmosfera magica e romantica. La Toscana è una regione che incanta i sensi, e il vino ne è uno dei suoi simboli più autentici.

Storia Vitivinicola

La viticoltura in Toscana affonda le sue radici nell’antichità, risalendo addirittura all’epoca degli Etruschi nel V secolo a.C. Durante l’Impero Romano, il vino divenne un elemento imprescindibile della dieta quotidiana, e i vigneti si estesero in tutta la regione. Monaci e contadini coltivavano vigne nelle città e nei monasteri, mentre nobili famiglie come i Frescobaldi, gli Antinori e i Ricasoli producevano vini di alta qualità sulle splendide colline toscane.

Durante il Rinascimento, i potenti Medici di Firenze svolsero un ruolo cruciale nello sviluppo dell’arte vinicola. Introdussero tecniche avanzate di vinificazione, promossero la produzione di vini di alta qualità, investendo notevoli risorse nella creazione di prelibatezze enologiche. Il loro sostegno contribuì a diffondere la fama del vino toscano in tutta Europa.

Nel corso dei secoli, la viticoltura toscana subì numerose trasformazioni e innovazioni. Nel 1282, fu fondata l’Arte dei Vinattieri a Firenze, che regolamentava il commercio del vino in città e nelle campagne. Nel 1716, il granduca di Toscana Cosimo III emanò un bando che definiva quattro zone vitivinicole: Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore. Questo bando rappresenta il primo esempio di denominazione di origine controllata (DOC). Nel corso dei secoli successivi, l’industria vinicola toscana si sviluppò ulteriormente.

Nel 1872, Bettino Ricasoli definì la formula del Chianti, stabilendo la predominanza del Sangiovese nella produzione di vino nella zona del Chianti. Nel 1932, la zona di produzione del Chianti fu ampliata e introdotto il termine Classico per distinguere la zona storica dalle nuove sottozone.

Negli anni ’60 e ’70, la Toscana sperimentò una rinascita enologica, introducendo nuove tecniche di vinificazione, vitigni internazionali e l’utilizzo delle barrique per l’affinamento dei vini. Nacquero così i famosi Supertuscan, vini toscani di grande successo internazionale che sfruttano le potenzialità enologiche di nuovi territori, come l’area di Bolgheri. Negli ultimi anni, c’è stata una riscoperta del Sangiovese in purezza e una valorizzazione delle varietà autoctone come Canaiolo, Colorino, Ciliegiolo e Ansonica.

Il Territorio

La superficie destinata alla viticoltura in Toscana si estende su un vasto territorio di 58.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 25% di questa estensione si erge su montagne, il 67% si adagia dolcemente sulle colline, mentre l’8% trova la sua dimora nelle pianure. La produzione annuale di vino in Toscana raggiunge l’impressionante cifra di 2.600.000 ettolitri. La regione si fregia di un prestigioso patrimonio vinicolo, con un totale di 11 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG), 41 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 6 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT).

La Toscana è una regione molto variegata dal punto di vista geografico. A ovest, si affaccia sul Mar Tirreno, mentre a est è delimitata dall’Appennino Tosco-Emiliano. Questo paesaggio geografico diversificato contribuisce in modo significativo alle caratteristiche distintive dei vini toscani.

Il terreno toscano è altrettanto vario, spaziando dalle colline ondulate alle montagne più elevate. Questa diversità di terreni offre agli enologi e ai viticoltori una vasta gamma di opzioni per la coltivazione delle vigne. L’altitudine delle vigne può variare notevolmente, e ciò ha un impatto diretto sulle uve prodotte. Le vigne situate a quote più elevate tendono a produrre uve con maggiore acidità e freschezza, mentre quelle a quote più basse possono generare uve più mature e concentrate. La presenza di venti marini svolge un ruolo cruciale nella viticoltura, aiutando a mantenere le vigne asciutte e a ridurre il rischio di malattie fungine.

Inoltre, la Toscana è caratterizzata da una diversità di terreni, tra cui argilla, calcare, galestro (una sorta di argilla frammista a rocce) e alberese (un tipo di calcare). Questi diversi tipi di suolo hanno un impatto diretto sul carattere, la qualità e il sapore dei vini toscani, contribuendo alla loro grande struttura elegante e complessità.

Dal punto di vista climatico, gode di un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e secche. La combinazione di giornate calde e notti fresche contribuisce a mantenere un equilibrio ottimale tra il contenuto di zuccheri e l’acidità nelle uve. Questo clima è particolarmente favorevole alla coltivazione della vite, poiché le temperature asciutte contribuiscono a una maturazione più lenta e concentrata delle uve.

In sintesi, la Toscana offre un ambiente eccezionale per la produzione di vini noti per la loro eleganza, struttura e freschezza, che possono essere apprezzati sia giovani che dopo un periodo di invecchiamento.

Le zone vinicole

Chianti
La zona del Chianti si estende tra le province di Firenze e Siena ed è famosa per l’utilizzo del vitigno Sangiovese, che rappresenta la base dei suoi vini rossi. Tra le sottozone vinicole più prestigiose della zona, spicca il Chianti Classico, contraddistinto dal simbolo distintivo del Gallo Nero. Quando si nota il Gallo Nero su una bottiglia di Chianti Classico DOCG, si avverte immediatamente di trovarsi di fronte a un prodotto d’eccellenza, sottolineato dalla certezza di qualità e autenticità. Questo simbolo non è soltanto un marchio riconoscibile, ma anche un legame con secoli di storia vinicola, testimonianza di un impegno costante nella salvaguardia della vera essenza del territorio.

Le sette sottozone della Chianti DOCG sono Colli Aretini, Colli Senesi, Colli Fiorentini, Colline Pisane, Rufina, Montalbano e Montespertoli. I vini sono principalmente prodotti con vitigni di Sangiovese e Canaiolo Nero, aggiungendo una piccola parte di Malvasia Bianca e Trebbiano Toscano, oltre ad altre uve ammesse dal disciplinare, come Cabernet Sauvignon, Merlot e Colorino. Questi vitigni sono noti per conferire ai vini un carattere fruttato e una buona acidità.

Bolgheri
Il tratto di Bolgheri è situata nell’entroterra costiero della Toscana, esattamente tra Castagneto Carducci e Bibbona, nella provincia di Livorno. Questa area presenta una varietà di vitigni internazionali, tra cui il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Merlot. Tuttavia, vi sono anche altre varietà di uva, come il Sangiovese, il Syrah e il Petit Verdot. Le condizioni climatiche e la composizione del terreno fanno di Bolgheri un luogo ideale per la coltivazione di uve internazionali. I vini di Bolgheri si distinguono per la loro intensità aromatica, complessità strutturale e persistenza di sapore.
Questo territorio è celebre per la produzione di vini di alta qualità, tra cui spiccano il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto, vini di grande raffinatezza e prestigio.

Montalcino
La zona di Montalcino è situata a Sud della provincia di Siena. Il vitigno predominante è il Sangiovese Grosso, conosciuto localmente come Brunello. Questo vitigno conferisce al vino una struttura potente, tannini robusti e un’ampia gamma di aromi che spaziano da frutti rossi maturi a note terrose e speziate. Montalcino è famosa per la produzione del vino Brunello di Montalcino, mentre altri vini prodotti nella zona includono il Rosso di Montalcino e il Sant’Antimo.

Montepulciano
L’area di Montepulciano si trova tra la Val d’Orcia e Valdichiana, circondata da colline ricoperte da vigneti che producono uve Sangiovese, noto localmente come Prugnolo Gentile. Altri vitigni presenti nella zona includono il Canaiolo Nero e il Mammolo, che possono essere utilizzati per aggiungere ulteriori sfumature aromatiche e morbidezza al blend. Questa zona è famosa per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano e Il Rosso di Montepulciano, una variante più giovane del Vino Nobile.

San Gimignano
La zona vitivinicola di San Gimignano si trova in una ristretta parte della Toscana tra Siena, Pisa e Firenze, coincidente con il territorio comunale di San Gimignano, vede come protagonista la varietà di uva bianca Vernaccia, oltre a Merlot, Cabernet, Syrah e Pinot Nero. Questi vitigni conferiscono ai vini una piacevole acidità e una struttura equilibrata. Il vino principale prodotto in questa zona è la Vernaccia di San Gimignano.

Maremma
La Maremma Toscana si estende lungo la parte meridionale della regione Toscana, inclusa l’intera provincia di Grosseto, è una vasta area delimitata a ovest dalla costa del Mar Tirreno, a nord dai confini con la provincia di Livorno, a sud dalla provincia laziale di Viterbo e ad est dai confini con le province di Pisa e Siena, ed è stata riconosciuta come una delle zone vinicole emergenti della Toscana. Questa zona produce una grande varietà di vitigni a bacche rosse e bianche, come il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Syrah. I vini prodotti in questa zona includono il Morellino di Scansano, il Monteregio di Massa Marittima e il Vermentino.

I Vitigni

Il Sangiovese è il vitigno più rappresentativo e diffuso della Toscana; è il protagonista indiscusso dei vini rossi toscani. Questo vitigno autoctono dà vita a vini eleganti, strutturati e complessi, con un’ampia gamma di aromi e sapori. Le viti di Sangiovese presentano foglie di medie dimensioni, di colore verde chiaro, e producono acini di forma ovoidale con buccia di colore nero-violaceo. Il vino ottenuto da queste uve è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, un sapore tannico e un gradevole retrogusto fruttato.
Il Sangiovese è l’uvaggio principale dei vini Chianti DOCG e Chianti Classico DOCG, dove può essere utilizzato in purezza o in blend con altre varietà di uve. Altri vini toscani famosi che utilizzano il Sangiovese sono il Morellino di Scansano e il Pomino DOC rosso. Grazie alla sua versatilità, il Sangiovese si presta a diverse tecniche di vinificazione e può dare vita a vini eleganti e complessi come i Supertuscans.

La Vernaccia è un vitigno a bacca bianca originario della Liguria, ma è arrivato in Toscana attorno al 1200. Questo vitigno è presente nei disciplinari del San Gimignano Vin Santo e del Toscana IGT. La Vernaccia di San Gimignano è apprezzata per la sua acidità e sapidità ed è spesso utilizzata nella produzione di vini bianchi secchi, freschi, fragranti e di grande eleganza. La Vernaccia di San Gimignano è il vino bianco toscano per eccellenza.

Il Trebbiano è un vitigno bianco molto diffuso in Toscana, versatile e a bacca bianca originario della regione stessa. Le sue uve sono caratterizzate da acini sferoidali con buccia pruinosa. I vini prodotti con il Trebbiano Toscano presentano un colore giallo paglierino e un gusto fresco, vivace e aromatico, con note fruttate, floreali e bilanciato, grazie alla loro acidità moderata. Questo vitigno viene spesso utilizzato in blend con altre varietà di uve bianche toscane, come il Vermentino e la Malvasia Bianca.

Il Vermentino è un vitigno a bacca bianca originario della Spagna, ma è stato importato in Italia alla fine del Trecento durante la dominazione aragonese. In Toscana, le uve Vermentino vengono coltivate sulle colline ai piedi delle Alpi Apuane e nella Maremma, dove si trova la Tenuta Ammiraglia di Frescobaldi. Il vino prodotto con il Vermentino, chiamato Massovivo, è caratterizzato da note fruttate e sentori agrumati. Il Vermentino è anche utilizzato nella produzione di vini Bolgheri DOC, Montecastelli IGT e altre denominazioni toscane.

La Malvasia è un vitigno a bacca bianca che ha una lunga storia in Toscana. Questo vitigno è presente nella ricetta originale del Chianti, stilata da Bettino Ricasoli nel 1870. Le sue uve, dalla forma rotonda, vengono utilizzate per produrre vini caratterizzati da un buon equilibrio tra sapidità e acidità. La Malvasia Bianca è spesso impiegata nella produzione del Vin Santo, un vino dolce e aromatico tipico della tradizione toscana.

Il Canaiolo è un vitigno coltivato in Toscana, disponibile sia nella variante a bacca bianca che a bacca nera. La varietà a bacca bianca, spesso confusa con la Vernaccia di San Gimignano, è ormai poco diffusa. La varietà a bacca nera, invece, è ancora ampiamente coltivata e utilizzata come componente di blend in alcune importanti denominazioni toscane, come la Maremma Toscana DOC, la Toscana IGT, la Montecastelli IGT e la Colline Lucchesi DOC.

Oltre ai vitigni principali, la Toscana ospita una grande varietà di vitigni autoctoni e internazionali. Tra i vitigni autoctoni, possiamo citare il Colorino, il Ciliegiolo e il Malvasia Nera. Tra i vitigni internazionali, invece, troviamo il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Syrah, che si sono perfettamente adattati al terroir toscano.

I Vini della Toscana

I Supertuscan
Sono una categoria di vini innovativi di grande qualità prodotti in Toscana. Questi vini sono prodotti principalmente con uve internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e Syrah, alle quali in alcuni casi si unisce il Sangiovese. I Supertuscan sono caratterizzati da una grande struttura, un profumo intenso e un sapore complesso e armonico. Questi vini hanno rivoluzionato il panorama enologico toscano, portando innovazione e creatività come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto, il Solaia e il Tignanello.

Sassicaia 2019 Magnum In Cassa Di Legno – Tenuta San Guido

Il Chianti
Uno dei vini e nomi più noti e apprezzati della Toscana è prodotto nella regione del Chianti, tra Firenze e Siena. Questo vino rosso, prodotto principalmente con uve Sangiovese, è caratterizzato da un colore rubino intenso, un profumo fruttato ed elegante, con un sapore pieno e armonico. Prevalentemente prodotto con Sangiovese e Canaiolo Nero, una piccola parte di Malvasia Bianca e Trebbiano Toscano, oltre ad altre uve ammesse dal disciplinare, in genere Cabernet Sauvignon e Merlot. Nonostante la presenza di uve “internazionali” nel Chianti sia sempre più comune, sono ancora molti i produttori che preferiscono utilizzare nell’uvaggio esclusivamente i vitigni tradizionali del luogo. Il Chianti è diventato un simbolo della Toscana nel mondo, rappresentando l’eccellenza e la tradizione enologica di questa regione.

AMA Chianti Classico 2021 - Castello Di Ama
AMA Chianti Classico 2021 – Castello Di Ama

Il Brunello di Montalcino
Un vino rosso rinomato, ottenuto principalmente dall’uva Sangiovese Grosso proveniente dalla zona di Montalcino. Questo vino è stato creato inizialmente da Ferruccio Biondi Santi ed è ora riconosciuto come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Il Brunello di Montalcino può essere commercializzato solo dopo 5 anni dalla vendemmia (6 anni per la versione riserva) e deve maturare in botte per almeno due anni. È un vino rosso di grande eleganza, complessità e con grande capacità di longevità. Si distingue per il suo colore granato intenso, il suo profumo complesso e il suo sapore strutturato e persistente. il Rosso di Montalcino è la versione più giovane.

Il Vino Nobile di Montepulciano
Un altro grande vino toscano, prodotto con l’uva Prugnolo Gentile (con il quale a Montepulciano viene chiamato il Sangiovese Grosso), al quale si aggiunge del Canaiolo Nero e facoltativamente, in minor misura, il Mammolo e il Colorino, oltre ad altre uve permesse dal disciplinare. Questo vino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, un sapore elegante e complesso, di grande struttura e complessità, tannini morbidi e un bouquet aromatico complesso di ciliegia e spezie.

Il Vino Nobile di Montepulciano deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni, a partire dal 1º gennaio successivo alla vendemmia. Tale maturazione può avvenire, a scelta del produttore;  per un periodo di 24 mesi in legno o per 18 mesi minimo in legno più i restanti mesi in altro recipiente. Il vino Rosso di Montepulciano rappresenta una versione più giovane, fruttata e leggera, in grado di preservare l’integrità dei profumi primari. La versione più affinata è il Vino Nobile di Montepulciano Riserva, la maturazione in legno avviene per un periodo che dura dai 28 ai 32 mesi, con un ulteriore affinamento in bottiglia per alcuni mesi.

Bindella Vino Nobile Di Montepulciano I Quadri 2015
Bindella Vino Nobile Di Montepulciano I Quadri 2015

Il Vin Santo
Un vino dolce; la Toscana vanta una lunga tradizione nella sua produzione. La denominazione DOC riconosciuta per il Vin Santo in Toscana è particolarmente prestigiosa e si declina in diverse varianti, ciascuna legata a una specifica area geografica. Le denominazioni principali in Toscana includono il Vin Santo del Chianti, il Vin Santo del Chianti Classico e il Vin Santo di Montepulciano. Queste designazioni sottolineano l’importanza della provenienza geografica nella produzione di questo vino unico.

Il processo di produzione del Vin Santo coinvolge l’essiccazione delle uve, spesso Trebbiano Toscano, Pomino Malvasia Bianca, che vengono appese in locali ben ventilati per un periodo prolungato. Questo processo di appassimento concentra gli zuccheri nelle uve, contribuendo a produrre un vino ricco, dolce e aromatico.  Questo particolare stile viene prodotto anche utilizzando le uve Sangiovese, la scelta di utilizzare Sangiovese aggiunge profondità e complessità al vino, offrendo note più ricche e robuste rispetto alle varianti bianche.

La fermentazione avviene in piccole botti di legno, spesso di rovere, e il vino viene lasciato invecchiare per diversi anni. Un’interessante variante rossa del Vin Santo è conosciuta come “Occhio di Pernice”, apprezzato per la sua eleganza, la complessità aromatica e il carattere unico, che lo rende una scelta distintiva tra i vini dolci.

Vin Santo Toscano Sant'Antimo - 37.5Cl Fanti 2008
Vin Santo Toscano Sant’Antimo – 37.5Cl Fanti 2008

 

Conclusioni

La Toscana è una terra di vigneti e cantine storiche, che custodiscono la storia e la passione per il vino. I vini toscani sono un’esperienza unica, che unisce la bellezza del paesaggio alla ricchezza dei sapori e degli aromi. Scoprire la Toscana attraverso i suoi vini è un viaggio indimenticabile nel cuore del vino italiano.

La Toscana è una regione che merita di essere scoperta e vissuta appieno, attraverso le sue cantine, i suoi vigneti, i suoi paesaggi e i suoi sapori. Un viaggio in Toscana è un’opportunità per immergersi nella cultura enologica di questa regione, per incontrare i produttori, degustare vini di alta qualità e vivere momenti di autentica convivialità. Lasciatevi guidare dal fascino del vino toscano e scoprite la Toscana attraverso i suoi vini.

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