I Vini del Lazio

Il Lazio, una regione che incanta con la sua storia millenaria e i suoi paesaggi mozzafiato, è un gioiello vitivinicolo nel cuore dell’Italia. Confina con la Toscana, l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Campania, offrendo una varietà di influenze culturali e climatiche che contribuiscono alla sua eccezionale produzione vinicola.

Dalle colline dei Castelli Romani alle coste del Tirreno, il Lazio è un territorio dove la tradizione vitivinicola si intreccia con la modernità, dando vita a vini di grande personalità e qualità.

La Storia

Tutto ha inizio con l’antica città di Roma, il cuore della regione Lazio, fondata secondo la leggenda nel 753 a.C., dai gemelli Romolo e Remo. Sin dall’epoca romana, la regione ha svolto un ruolo cruciale nella storia dell’Italia e del mondo, grazie alla sua posizione strategica e alla sua ricca tradizione culturale e agricola.

La viticoltura nel Lazio ha radici antichissime, risalenti ai tempi degli Etruschi nel VIII secolo a.C., che furono tra i primi a coltivare la vite nella zona. Successivamente, i Romani perfezionarono le tecniche vitivinicole, rendendo i vini laziali famosi in tutto l’Impero. Le antiche testimonianze, come quelle di Plinio il Vecchio (I secolo d.C.), lodano i vini del Lazio, in particolare il Cecubo e il Falerno, apprezzati nelle mense patrizie.

Con la caduta dell’Impero Romano nel 476 d.C., e le successive invasioni barbariche, la viticoltura laziale subì un declino. Tuttavia, durante il Medioevo (V-XV secolo), furono i monaci benedettini a mantenere viva questa tradizione, coltivando le vigne nei terreni dei loro monasteri e contribuendo alla conservazione e allo sviluppo delle tecniche di vinificazione.

Nel Rinascimento (XIV-XVII secolo), la viticoltura nel Lazio conobbe una nuova fioritura. Le nobili famiglie romane, tra cui i Farnese e i Colonna, investirono nella produzione di vini di qualità, favorendo la diffusione di varietà autoctone come il Cesanese, il Bellone e il Malvasia del Lazio. Anche i papi giocarono un ruolo importante, promuovendo la coltivazione della vite nei territori pontifici.

Il XIX secolo vide una fase di crisi a causa della fillossera, un parassita che devastò i vigneti europei. Anche i vigneti del Lazio non furono risparmiati, ma grazie agli sforzi di viticoltori e agronomi, la produzione vinicola fu gradualmente ripresa e rinnovata. Fu in questo periodo, precisamente nel 1880, che si iniziò a piantare varietà resistenti e a migliorare le tecniche di innesto.

Nel XX secolo, con la fine della mezzadria e l’avvento della piccola proprietà contadina, la produzione vinicola del Lazio subì una trasformazione. Negli anni ’60 e ’70, l’interesse per la qualità iniziò a prevalere sulla quantità, portando alla creazione di consorzi e associazioni volte a tutelare e promuovere i vini della regione.

Un momento cruciale per la viticoltura laziale fu la creazione del “Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati” nel 1949, che segnò un passo importante nella promozione e tutela dei vini DOC della regione. Successivamente, nel 1966, il vino Frascati ottenne la Denominazione di Origine Controllata (DOC), un riconoscimento che ne sanciva la qualità e l’importanza storica. Vitigni come il Cesanese, la Malvasia Puntinata e il Grechetto sono diventati simboli della rinascita enologica della regione. Inoltre, l’introduzione di vitigni internazionali e l’adozione di tecniche moderne hanno ulteriormente arricchito il panorama vinicolo laziale.

Nel 2011, il vino Cesanese del Piglio è stato il primo vino rosso del Lazio a ottenere la prestigiosa Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), rappresentando un traguardo significativo per la viticoltura della regione.

Il Territorio

La superficie destinata alla viticoltura del Lazio si estende su un vasto territorio di 23.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 54% si adagia dolcemente sulle colline, 20% di questa estensione si erge sulle pianure, mentre il 26% trova la sua dimora nelle montagne. La produzione annuale di vino nel Lazio raggiunge limpressionante cifra di 1.500.000 ettolitri. La regione si fregia di un prestigioso patrimonio vinicolo, con un totale di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), 27 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 6 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT).

Il territorio del Lazio è caratterizzato da una straordinaria varietà di paesaggi e condizioni climatiche che contribuiscono alla sua unicità e alla ricchezza della sua produzione agricola. Situata nel cuore dellItalia, questa regione offre un mix affascinante di pianure costiere, colline ondulate e montagne imponenti.

Lungo la costa tirrenica del Lazio si estendono pianure fertili e lagune, come la piana di Fondi e il litorale romano, formate dai depositi alluvionali dei fiumi che attraversano la regione, tra cui il Tevere. Questi terreni sono ideali per l’agricoltura, favorendo la coltivazione di ortaggi, frutta e ulivi, e supportano una florente attività ittica. Le colline del Lazio, come i Colli Albani e i Monti della Tolfa, sono zone di grande importanza per la viticoltura. Qui, i terreni vulcanici ricchi di minerali offrono condizioni ottimali per la coltivazione della vite, producendo vini rinomati come il Frascati e l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone. Le terrazze collinari aiutano a prevenire lerosione e creano un microclima favorevole alla crescita delle vigne.

Le montagne del Lazio, come i Monti Simbruini e i Monti della Laga, rappresentano un altro elemento distintivo del territorio. Queste aree montuose non solo offrono paesaggi mozzafiato, ma influenzano significativamente il clima regionale. Le altitudini più elevate sperimentano inverni freddi e nevosi, mentre le valli sottostanti godono di un clima più temperato. Queste condizioni climatiche variabili contribuiscono alla biodiversità della regione e permettono la coltivazione di una vasta gamma di prodotti agricoli.

Il clima del Lazio è prevalentemente mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi. Tuttavia, la varietà del territorio crea una serie di microclimi. Lungo la costa, l’influenza del Mar Tirreno mitiga le temperature, rendendo gli inverni più miti rispetto alle zone interne. Le aree collinari e montane, invece, sperimentano escursioni termiche più marcate e un clima più fresco.

Le Principali Zone Vinicole

Castelli Romani
Situata a sud-est di Roma, la zona dei Castelli Romani è una delle più celebri aree vitivinicole del Lazio. Questo territorio collinare, con suoli vulcanici ricchi di minerali, è ideale per la coltivazione della vite. Il clima mite, con inverni freschi ed estati calde, favorisce la produzione di vini di alta qualità. Tra i vitigni principali troviamo la Malvasia del Lazio, il Trebbiano, Malvasia, Bellone, il Cesanese, il Grechetto e il Bombino Bianco. Gode delle Denominazioni di Origine Controllata (DOC) dei Castelli Romani, Frascati, Marino e il Colli Albani includendo vini bianchi freschi e aromatici, con note di fiori bianchi e frutta a polpa bianca, e vini rossi morbidi e fruttati. La DOC Frascati, una delle più antiche d’Italia, è particolarmente rinomata per i suoi vini bianchi eleganti e longevi.

Cesanese del Piglio
Situata nel cuore della Ciociaria, nella provincia di Frosinone, la zona vitivinicola del Cesanese del Piglio è nota per la produzione del Cesanese, un vitigno autoctono rosso. I terreni, prevalentemente argillosi e calcarei, combinati con un clima continentale, conferiscono ai vini una struttura solida e una buona acidità. Il Cesanese del Piglio DOCG produce vini rossi di alta qualità, con note di frutti rossi, spezie e una piacevole tannicità. Questi vini sono apprezzati per la loro eleganza e capacità di invecchiamento. Oltre al Cesanese, si coltivano anche vitigni come il Sangiovese e il Montepulciano.

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone
Nella provincia di Viterbo, la zona di Montefiascone è famosa per il suo vino bianco Est! Est!! Est!!!, prodotto principalmente con uve Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca e Roscetto. I terreni vulcanici della zona, ricchi di minerali, e il clima temperato con buone escursioni termiche, favoriscono la produzione di vini freschi e aromatici. L’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone DOC è noto per le sue note di mela, pera e fiori bianchi, con una piacevole acidità che lo rende versatile e adatto a vari abbinamenti gastronomici. Altri vitigni coltivati includono il Grechetto e la Verdicchio.

Orvieto
Anche se parte dell’area di Orvieto si estende in Umbria, una porzione significativa ricade nel Lazio. Questa zona è celebre per i suoi vini bianchi, prodotti principalmente con uve Grechetto e Trebbiano Toscano. I terreni sono prevalentemente tufacei, e il clima, con estati calde e secche e inverni miti, è ideale per la viticoltura. L’Orvieto DOC produce vini bianchi freschi e fruttati, con note di agrumi, fiori bianchi e una spiccata mineralità. Questi vini sono apprezzati per la loro leggerezza e freschezza, perfetti come aperitivi o in abbinamento a piatti di pesce. Altri vitigni coltivati includono la Malvasia Bianca e il Verdello.

Colli della Sabina
La zona dei Colli della Sabina, situata a nord-est di Roma, è caratterizzata da colline dolci e terreni argillosi e calcarei. Il clima temperato con buone escursioni termiche è ideale per la coltivazione di vitigni sia a bacca bianca che a bacca nera. La DOC Colli della Sabina include vini bianchi freschi e aromatici, prodotti principalmente con uve Malvasia del Lazio e Trebbiano Toscano, e vini rossi robusti e strutturati, ottenuti da vitigni come il Sangiovese, il Montepulciano, il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Questi vini sono noti per la loro versatilità e capacità di invecchiamento.

Il Lazio vanta diverse zone vitivinicole di eccellenza. Montecompatri-Colonna DOC, a est di Roma, è famosa per i suoi vini bianchi freschi e complessi, prodotti con Malvasia e Trebbiano. Nei Colli Lanuvini DOC, nei Castelli Romani, si producono vini bianchi aromatici con note di frutta tropicale e rossi morbidi e fruttati.

La zona di Tarquinia DOC, nella provincia di Viterbo, è nota per i suoi vini bianchi freschi e i rossi strutturati, grazie a terreni argillosi e calcarei. Cerveteri DOC, vicino alla costa tirrenica, offre vini bianchi fruttati e rossi armoniosi, con terreni ricchi di argilla e calcare. Marino DOC, nei pressi di Roma, produce vini bianchi leggeri e versatili, ideali per piatti di pesce. Infine, Aprilia DOC, nella provincia di Latina, è rinomata per i suoi vini bianchi freschi e fruttati e i rossi intensi, grazie a terreni calcarei e sabbiosi e a un clima temperato.

I Vitigni

Cesanese
Il Cesanese è uno dei vitigni autoctoni più importanti del Lazio, noto per la produzione di vini rossi di alta qualità. Coltivato principalmente nelle zone di Affile e Piglio, questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni vulcanici ricchi di minerali. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore blu-nero e buccia spessa. Il vino prodotto dal Cesanese si distingue per i suoi aromi complessi di frutti di bosco, spezie e note erbacee. Al palato, è morbido e strutturato, con una piacevole persistenza. Questo vino si presta bene sia al consumo giovane che all’invecchiamento, sviluppando nel tempo sentori di cuoio e tabacco.

Trebbiano Giallo
Il Trebbiano Giallo è un vitigno a bacca bianca autoctono del Lazio, diffuso principalmente nelle province di Roma e Viterbo. Questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni vulcanici e argillosi. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore giallo dorato e buccia spessa. Il vino ottenuto dal Trebbiano Giallo è caratterizzato da una spiccata freschezza e acidità, con aromi di frutta gialla, fiori di campo e leggere note erbacee. Al palato, è leggero e vivace, ideale per il consumo giovane. Questo vitigno è spesso utilizzato in blend per conferire freschezza e complessità ai vini.

Grechetto
Il Grechetto è un vitigno a bacca bianca autoctono del Lazio, particolarmente diffuso nelle zone di Viterbo e Roma. Questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni argillosi e calcarei. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore giallo dorato e buccia spessa. Il vino ottenuto dal Grechetto è fresco e aromatico, con note di frutta a polpa bianca, fiori bianchi e una caratteristica mineralità. Al palato, è strutturato e persistente, con una buona acidità. Questo vino si presta bene sia al consumo giovane che all’invecchiamento, sviluppando aromi più complessi di miele e spezie nel tempo.

Moscato di Terracina
Il Moscato di Terracina è un vitigno a bacca bianca autoctono del Lazio, coltivato principalmente nelle zone costiere della provincia di Latina. Questo vitigno prospera su terreni sabbiosi e calcarei, beneficiando del clima mite e ventilato della regione. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini dorati e buccia spessa. Il vino ottenuto dal Moscato di Terracina è aromatico e dolce, con note di frutta tropicale, fiori bianchi e miele. Al palato, è morbido e avvolgente, con una piacevole dolcezza. È ideale per la produzione di vini da dessert e passiti, ma può essere vinificato anche in versione secca, mantenendo comunque un profilo aromatico intenso.

Verdello
Il Verdello è un vitigno a bacca bianca autoctono del Lazio, particolarmente diffuso nella provincia di Viterbo. Questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni vulcanici e argillosi. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore giallo paglierino e buccia spessa. Il vino prodotto dal Verdello è caratterizzato da una notevole freschezza e una vivace acidità, con aromi di frutta gialla, agrumi e leggere note floreali. Al palato, è secco e minerale, con una buona struttura. Questo vino si presta bene al consumo giovane, ideale per accompagnare antipasti e piatti leggeri.

Olivella Nera
L’Olivella Nera è un vitigno a bacca rossa autoctono del Lazio, coltivato principalmente nelle zone collinari della regione. Questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni vulcanici e argillosi. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore blu-nero e buccia spessa. Il vino ottenuto dall’Olivella Nera è intenso e strutturato, con aromi di frutti di bosco, spezie e note terrose. Al palato, è morbido e avvolgente, con tannini vellutati e una buona persistenza. Questo vino è ideale per l’invecchiamento, sviluppando nel tempo sentori complessi di cioccolato e tabacco.

Aleatico
L’Aleatico è un vitigno a bacca rossa autoctono del Lazio, coltivato principalmente nelle zone di Gradoli e nelle isole dell’Arcipelago Pontino. Questo vitigno prospera in un clima temperato con terreni vulcanici e sabbiosi. I grappoli sono di dimensioni medie, con acini di colore blu scuro e buccia spessa. Il vino prodotto dall’Aleatico è aromatico e dolce, con note di frutti rossi, rosa e spezie. Al palato, è morbido e vellutato, con una piacevole dolcezza e una lunga persistenza. Ideale per la produzione di vini da dessert e passiti, l’Aleatico può essere vinificato anche in versione secca, mantenendo comunque un profilo aromatico intenso e complesso.

Nel pittoresco paesaggio del Lazio, i vitigni autoctoni come Abbuoto, Canaiolo Nero, Ciliegiolo, Lecinaro, Nero Buono, Grechetto Rosso, Piedirosso, Bellone, Malvasia del Lazio, Trebbiano Giallo, Bombino Bianco, Capolongo, Forastera, Guarnaccia, Pampanaro e Pastrani prosperano, regalando vini unici che riflettono la ricchezza del territorio. A questi si affiancano varietà internazionali che arricchiscono ulteriormente il panorama enologico della regione. Il Chardonnay, con le sue note eleganti e complesse, e il Sauvignon Blanc, fresco e vivace, apportano una dimensione raffinata.

Il Merlot e il Cabernet Sauvignon, invece, conferiscono struttura e profondità, mentre il Syrah introduce sfumature speziate e fruttate, aggiungendo complessità ai vini laziali. La sinergia tra vitigni autoctoni e internazionali nel Lazio crea una tavolozza di sapori e aromi che evidenzia la diversità e la creatività vinicola della regione, offrendo ai degustatori un’esperienza sensoriale ricca e indimenticabile.

I Vini del Lazio

Cesanese del Piglio
Il Cesanese del Piglio è uno dei vini rossi più emblematici della regione Lazio. Le principali aree di produzione si trovano nelle province di Frosinone, nei comuni di Piglio, Serrone, Acuto, Anagni e Paliano. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1973 e successivamente la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) nel 2008. Questo vino rosso si caratterizza per il suo colore rubino intenso, spesso con riflessi granati. Al palato è corposo, con tannini morbidi e ben integrati. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come ciliegie e more, con note speziate di pepe nero, liquirizia e un tocco di violetta.

Frascati
Il Frascati è uno dei vini bianchi più celebri del Lazio, prodotto principalmente nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, e in parte di Roma. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966 e successivamente la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) nel 2011. Questo vino bianco è ottenuto principalmente da uve Malvasia e Trebbiano. Al palato risulta fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi e sfumature erbacee.

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone
L’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone è uno dei vini bianchi più noti della regione Lazio, prodotto principalmente nel comune di Montefiascone, in provincia di Viterbo. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966. Questo vino è realizzato principalmente con uve Trebbiano, Malvasia e Roscetto. Al palato è secco, con una buona acidità e una leggera mineralità che conferisce freschezza. I profumi predominanti sono quelli di frutta fresca come mela verde, pera e agrumi, accompagnati da note floreali e un leggero sentore di mandorla.

Aleatico di Gradoli
L’Aleatico di Gradoli è un vino rosso dolce e aromatico prodotto principalmente nel comune di Gradoli, in provincia di Viterbo. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1972. Questo vino è realizzato con uve Aleatico, un vitigno aromatico che conferisce al vino i suoi caratteristici profumi intensi. Al palato è dolce, vellutato e con una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutta rossa matura come ciliegie, more e prugne, accompagnati da note floreali di rosa e violetta e un leggero sentore di spezie dolci.

Cannellino di Frascati
Il Cannellino di Frascati è un vino bianco dolce prodotto nelle stesse aree del Frascati, principalmente nei comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) nel 2011. Questo vino è ottenuto da uve Malvasia e Trebbiano lasciate appassire per concentrare gli zuccheri naturali. Al palato è dolce, con una buona acidità che bilancia la dolcezza e una struttura vellutata. I profumi predominanti sono quelli di frutta matura come pesche, albicocche e agrumi, accompagnati da note floreali e mielate.

Malvasia Puntinata
La Malvasia Puntinata, anche conosciuta come Malvasia del Lazio, è un vino bianco aromatico prodotto in diverse zone della regione, tra cui i Castelli Romani e le colline di Roma. Questo vino ha ottenuto diverse denominazioni di origine controllata (DOC) come Castelli Romani DOC e Colli Albani DOC. Al palato è fresco, con una buona acidità e una leggera sapidità che ne esalta la bevibilità. I profumi predominanti sono quelli di frutta tropicale come ananas e mango, accompagnati da note di mela, pera e sfumature floreali di fiori bianchi.

Bellone
Il Bellone è un vino bianco prodotto principalmente nella zona di Anzio e nelle colline dei Castelli Romani. Questo vino ha ottenuto diverse denominazioni di origine controllata (DOC), tra cui Anzio DOC e Nettuno DOC. Il Bellone si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al palato è morbido e rotondo, con una buona acidità che bilancia la struttura. I profumi predominanti sono quelli di frutta gialla matura come pesca e albicocca, accompagnati da note di agrumi e leggere sfumature minerali.

Trebbiano Giallo
Il Trebbiano Giallo è un vino bianco prodotto principalmente nelle zone dei Castelli Romani e nelle colline di Roma. Ha ottenuto diverse denominazioni di origine controllata (DOC), tra cui Frascati DOC e Colli Albani DOC. Questo vino si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi e leggere sfumature erbacee.

Conclusione

Il Lazio non è solo una terra di straordinaria bellezza e ricche tradizioni culturali; è anche un vero e proprio tesoro enologico. Con una storia vitivinicola che affonda le radici nell’antichità, terreni diversi e fertili, e la dedizione instancabile dei viticoltori locali, questa regione offre vini di altissima qualità che deliziano i palati più raffinati.

Ogni calice racconta la passione e la competenza di chi cura queste vigne, rendendo il Lazio una meta imprescindibile per gli amanti del buon vino alla ricerca di esperienze autentiche e memorabili.

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