L’Umbria

L’Umbria, un gioiello verde nel cuore dell’Italia, non è soltanto celebre per i suoi paesaggi collinari e le città ricche di storia, ma anche per una tradizione vitivinicola che affonda le radici nei secoli. In questa incantevole regione, l’armonioso connubio tra la terra fertile e un clima favorevole ha dato vita a una produzione vinicola di eccellenza.

Questo viaggio nel mondo vitivinicolo umbro ci condurrà attraverso colline rigogliose e secolari, vigneti baciati dal sole che offrono un’esperienza sensoriale unica. Scopriremo le varietà di uve autoctone che conferiscono carattere ai vini umbri, assaporando i frutti di un lavoro artigianale che riflette l’amore per la terra e la passione per l’arte della vinificazione.

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Storia

La coltivazione della vite in Umbria ha inizio già nel VII secolo a.C., grazie agli Etruschi, maestri nella coltivazione della vite e nella produzione del vino. Le testimonianze archeologiche mostrano che l’Umbria aveva una solida cultura vinicola con anfore e cantine vinicole risalenti a quel periodo. Con l’arrivo dei Romani nel 295 a.C., la tradizione vinicola umbra crebbe ulteriormente. I Romani migliorarono le tecniche di produzione e introdussero nuove varietà come il Grechetto e il Sagrantino. Il vino umbro divenne una merce preziosa esportata in tutto l’Impero. Durante il periodo romano, la produzione vinicola crebbe notevolmente, e le tecniche di vinificazione furono perfezionate.

I monasteri con i frati francescani e monaci benedettini erano strettamente legati all’agricoltura e alla coltivazione della terra sin dai tempi antichi, svolgendo un ruolo chiave nella diffusione della cultura vinicola. Questo sapere veniva trasmesso da generazione in generazione all’interno dei monasteri, e i monaci contribuivano in modo significativo allo sviluppo delle tecniche di coltivazione delle vigne e alla produzione di vini di alta qualità. Nel periodo compreso tra il 1200 e il 1300 nacquero i primi statuti che regolamentavano la produzione del vino nella regione. Un momento di grande importanza fu la pubblicazione dell’opuscolo “De ruralium commodorum” di Pietro De’ Crescenzi nel 1305. Questo libro conteneva preziose informazioni sulla coltivazione della vite e la produzione del vino, contribuendo notevolmente al ripristino della tradizione vitivinicola umbra.

L’Umbria subì un periodo di declino nella produzione vinicola durante l’epidemia di fillossera nel 1879. Questa malattia devastante colpì le vigne e causò una crisi nella produzione di vino. Tuttavia, la regione si riprese gradualmente, investendo nella modernizzazione delle tecniche di viticoltura e vinificazione. Negli anni ’30, il Marchese Niccolò Antinori, celebre produttore di vini fiorentino, acquisì il Castello della Sala di Orvieto per espandere la sua produzione vinicola in Umbria, un momento fondamentale nella storia vinicola della regione.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Umbria conobbe una rinascita vitivinicola. L’introduzione di nuove tecniche di vinificazione e la promozione dei vini umbri a livello nazionale ed internazionale portarono alla crescita dell’industria. Negli anni ’60, il settore vinicolo adottò nuove attrezzature e tecniche di vinificazione, come la fermentazione controllata, la macerazione a freddo e l’uso di serbatoi in acciaio inox. Nel 1968 venne conferita la prima Denominazione di Origine Controllata dell’Umbria, il Torgiano DOC, riconoscendo i vini di questa zona. Nel 1990, il Torgiano Rosso Riserva DOCG ottenne il riconoscimento Denominazione di Origine controllata e garantita, il più alto livello di qualità del vino in Italia. Inoltre, l’Umbria iniziò a sperimentare con nuove varietà di uve e tecniche di coltivazione. La decisione di concedere al Sagrantino di Montefalco DOCG la denominazione di origine controllata e garantita nel 1992 riconobbe la sua eccezionale qualità e caratteristiche distintive.

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Territorio

La superficie destinata alla viticoltura dell’Umbria si estende su un vasto territorio di 13.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 30% di questa estensione si erge sulle montagne e il 70% si adagia dolcemente sulle colline. La produzione annuale di vino in Umbria raggiunge l’impressionante cifra di circa 900.000 ettolitri. La regione si fregia di un prestigioso patrimonio vinicolo, con un totale di 2 Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), 13 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 6 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT).

L’Umbria è situata nel cuore dell’Italia centrale, circondata da Toscana, Marche e Lazio. La sua posizione centrale la rende un crocevia ideale per l’agricoltura, inclusa la coltivazione delle viti. La regione è caratterizzata da una topografia variegata, principalmente collinare e montagnosa, con una varietà di altitudini che vanno dal livello del mare fino a oltre 1.500 metri. Questa diversità altimetrica permette la coltivazione di diverse varietà di uve. Molte aree presentano suoli vulcanici, ricchi di minerali e nutrienti.

Questi suoli favoriscono la crescita delle viti e contribuiscono alla complessità dei sapori nei vini. Alcune aree dell’Umbria, in particolare nelle zone collinari, hanno suoli calcarei. Questi suoli tendono ad essere ben drenati e forniscono un ambiente ideale per la coltivazione. Si trovano anche suoli argillosi che possono trattenere l’umidità in modo efficace. Questo è particolarmente utile in periodi di siccità, poiché i suoli argillosi possono garantire una fonte costante di acqua per le viti. L’Umbria ha un clima mediterraneo con influenze continentali, con inverni freddi ed estati calde e asciutte, e presenta una varietà di microclimi dovuti all’altitudine, alla conformazione del terreno e alla vicinanza al lago Trasimeno. Questi microclimi influenzano la diversità dei vini prodotti nella regione. L’Umbria beneficia di differenze di temperatura tra il giorno e la notte, note come escursioni termiche, che sono importanti per la maturazione delle uve e favoriscono la concentrazione di aromi e zuccheri nelle uve. Le precipitazioni sono ben distribuite durante l’anno, con una maggiore quantità di pioggia in primavera e in autunno. Questo schema di piogge aiuta a mantenere un’umidità adeguata nel terreno durante la stagione di crescita delle viti.

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Zone vitivinicole

Montefalco
La zona vitivinicola di Montefalco è spesso chiamata la “Città del Sagrantino“, incastonata tra le dolci colline dell’Umbria. Situata a sud-est di Perugia e a nord di Spoleto, forma un paesaggio che culla i vigneti sotto un cielo generoso. Il terreno è prevalentemente composto da argilla e calcare, con alcune variazioni di suolo in base all’altitudine. Le vigne a Montefalco si trovano spesso su pendii esposti al sole, il che favorisce la maturazione delle uve. Questo terroir contribuisce alla produzione di Sagrantino, che richiede un clima secco e un terreno ben drenato. Altri vitigni principali coltivati in questa area sono il Sangiovese e il Trebbiano Spoletino. La zona vitivinicola è orgogliosamente adornata da prestigiosi riconoscimenti DOC e DOCG, che sottolineano l’eccellenza dei vini prodotti in questa regione ricca di storia. Questi marchi di qualità attestano la conformità ai rigorosi standard stabiliti per garantire la tipicità e l’alta qualità dei vini locali con le denominazioni Montefalco DOC e Montefalco Sagrantino DOCG.

Torgiano
Torgiano è una piccola ma prestigiosa zona vinicola situata nella regione dell’Umbria, più precisamente, il comune di Torgiano si situa a sud-ovest di Perugia. La zona è nota per i suoi vini rossi di alta qualità e l’Enoteca Wine Museum di Torgiano, Offre un ambiente affascinante con paesaggi pittoreschi e collinari, arricchiti da vigneti ordinatamente disposti. Il terreno di questa zona è composto principalmente da argilla e calcare, il che fornisce un’eccellente capacità di drenaggio e contribuisce alla produzione di vini rossi strutturati. La regione gode di un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e asciutte, ideale per la coltivazione delle uve. Il Sagrantino, uva autoctona di Torgiano, dona ai vini una struttura robusta e una complessità unica. Il Trebbiano Spoletino, noto per la sua eleganza e freschezza, è una parte essenziale del panorama enologico di Torgiano. Il Sangiovese, trova terreno fertile anche a Torgiano. Non solo autoctone, ma anche internazionali. Il Merlot si è adattato splendidamente al terroir di Torgiano, aggiungendo una nota di morbidezza ai vini locali. La presenza del Cabernet Sauvignon nei vigneti di Torgiano porta una forza strutturale ai vini rossi. Il Chardonnay, celebre varietà bianca, ha trovato il suo rifugio nei terreni di Torgiano, aggiungendo un tocco di eleganza e complessità ai vini bianchi locali. Una delle etichette più prestigiose associate a questa zona è il Torgiano Rosso Riserva, un vino che ha ottenuto la denominazione di Origine Controllata e Garantita DOCG, confermando il suo status di alta qualità e autenticità. Troviamo altri vini prodotti in questa zona, tra cui il Torgiano Bianco e il Vin Santo di Torgiano.

Assisi
Assisi è una regione vinicola situata nella regione dell’Umbria, ed è particolarmente famosa per la sua associazione con San Francesco d’Assisi e per la produzione di vini di alta qualità. Il terreno di Assisi comprende una varietà di suoli, tra cui terreni calcarei e argillosi. Questa diversità di terreni consente la coltivazione di diverse varietà di uve e la produzione di vini con caratteristiche uniche. Il clima mediterraneo con inverni miti ed estati calde contribuisce alla maturazione delle uve. I vitigni coltivati attorno ad Assisi includono varietà autoctone come il Grechetto è uno dei vitigni bianchi principali nella zona e contribuisce alla produzione di vini bianchi secchi con una piacevole acidità e complessità aromatica. Il Trebbiano è spesso utilizzato per aggiungere freschezza e struttura ai vini bianchi. Il Sangiovese è il vitigno principale per la produzione di vini rossi, offrendo vini rossi eleganti con sentori di frutta rossa e tannini ben integrati. I vini prodotti ad Assisi riflettono il carattere del territorio, con vini rossi che possono essere strutturati e complessi, e vini bianchi che sono freschi e aromatici.  Assisi è nota per la produzione di vini bianchi secchi, tra cui il Bianco di Assisi e il Assisi Grechetto, Assisi Rosso.

Orvieto
La zona di Orvieto, situata nel territorio circostante la città di Orvieto, i vigneti si estendono sulle colline e le pianure circostanti, caratterizzate da terreni vulcanici, tufacei e argillosi che contribuiscono in modo significativo alle caratteristiche distintive dei vini prodotti in questa regione. La combinazione di terreno unico, il clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e asciutte, fa di Orvieto una zona vitivinicola rinomata per la produzione di vini bianchi di alta qualità, noti per la loro mineralità e freschezza. La zona di Orvieto è stata riconosciuta con la denominazione di Origine Controllata (DOC) Orvieto DOC e la denominazione di Origine Controllata e Garantita(DOCG) Orvieto Classico Superiore DOCG. Nella zona di Orvieto vengono coltivati diversi vitigni, ognuno contribuendo alle caratteristiche uniche dei vini locali. Tra i vitigni bianchi, il Grechetto è uno dei più significativi per la produzione del celebre vino Orvieto. Altri vitigni bianchi includono il Trebbiano Spoletino, Verdello e il Malvasia. Per i vini rossi, il Sangiovese è spesso coltivato insieme al Sagrantino. Le cantine sotterranee di Orvieto, spesso scavate direttamente nella roccia tufacea, hanno una storia che risale a secoli fa. Questi spazi offrono condizioni ideali per l’invecchiamento del vino, mantenendo una temperatura costante e un’umidità adeguata. Questa pratica è stata fondamentale per la conservazione e lo sviluppo dei vini locali nel corso del tempo.

Trasimeno
Il Trasimeno conosciuta come i Colli del Trasimeno è una regione vinicola unica dell’Umbria, che si sviluppa attorno al Lago Trasimeno, il quarto lago più grande d’Italia, questa area abbraccia i comuni circostanti al lago, tra cui Passignano sul Trasimeno, Castiglione del Lago, Magione, e Tuoro sul Trasimeno. Le colline che circondano il lago, con i loro terreni variegati che includono argilla, sabbia, calcare e ghiaia. Il clima mediterraneo con inverni miti ed estati calde favorisce la coltivazione delle uve. La presenza del lago influisce sul microclima, contribuendo alla maturazione delle uve. In questa area, vengono coltivati diversi vitigni per la produzione di vini, troviamo il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Pinot Nero, il Merlot e il Gamay del Trasimeno per i vini rossi, mentre per i vini bianchi spesso si utilizzano varietà come il Grechetto, Malvasia e il Trebbiano Spoletino. La zona vanta prestigiosi riconoscimenti DOC (Denominazione di Origine Controllata), attestando la qualità e l’autenticità dei suoi prodotti. Tra le varie denominazioni si annoverano il Trasimeno Rosso DOC, il Trasimeno Bianco DOC e i Colli del Trasimeno DOC.

Vitigni

Sagrantino
Il Sagrantino è un vitigno rosso autoctono dell’Umbria, particolarmente associato alla zona di Montefalco. Le vigne coltivate per il Sagrantino si trovano spesso a un’altitudine moderata. I terreni intorno a Montefalco sono prevalentemente di origine argillosa e calcarea, con buona capacità di drenaggio. Le bacche sono di dimensioni medie o piccole, con una forma generalmente sferica o leggermente ovale. La buccia è spessa e inizialmente, le bacche sono di colore blu scuro o nero, durante il processo di maturazione, possono sviluppare riflessi violacei. Le bacche possono raggiungere una elevata concentrazione di zuccheri durante la fase di maturazione. Questo contribuisce alla produzione di vini con un notevole potenziale alcolico, specialmente se si decide di lasciare l’uva appassire per produrre vini passiti. Il profilo aromatico del Sagrantino può presentare note di frutta nera, come prugna e mora, accompagnate da sentori speziati e terrosi. Il Sagrantino è noto per produrre vini estremamente robusti e corposi. Questa caratteristica è attribuibile alla presenza di tannini intensi, che conferiscono struttura e longevità al vino. I vini Sagrantino presentano tipicamente aromi complessi che spaziano da frutti neri come la prugna e la ciliegia a note più speziate e terrose. Con l’invecchiamento, si possono sviluppare ulteriori sfumature, come i sentori di cuoio e di tabacco.

Grechetto
Il Grechetto è un vitigno bianco coltivato principalmente in Umbria, la principale zona di coltivazione del vitigno è concentrata principalmente nelle colline attorno le province di Perugia e Terni. Questo vitigno è abbastanza adattabile e può prosperare in diversi tipi di terreno, ma spesso caratterizzati da suoli calcarei o argillosi, ben drenati, con una presenza di pietre in modo da favorire il drenaggio dell’acqua, prevenendo ristagni dannosi per le radici delle viti. Il clima in queste aree è mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde. Le bacche sono generalmente di forma sferica. Le dimensioni possono variare, ma sono tipicamente di medie dimensioni. La pelle delle bacche è spessa, sono di un colore verde inizialmente, ma durante il processo di maturazione, possono sviluppare sfumature gialle o dorato, contribuendo al caratteristico colore giallo paglierino dei vini Grechetto. I vini prodotti con uve Grechetto come il Grechetto di Todi e di Orvieto sono noti per i loro aromi freschi e fruttati. Si possono rilevare sentori di frutta a polpa bianca come pesca e mela, insieme a note floreali che aggiungono complessità al profilo aromatico. Il Grechetto spesso presenta un’acidità vivace, conferendo ai vini una freschezza piacevole. Questa acidità equilibrata contribuisce alla bevibilità dei vini bianchi prodotti con questo vitigno. Il Grechetto può essere vinificato sia in purezza che in blend con altri vitigni bianchi. La vinificazione in purezza mette in evidenza le caratteristiche distintive di questo vitigno, mentre i blend possono aggiungere complessità e varietà.

Trebbiano Spolettino
Il Trebbiano Spolettino è un vitigno bianco autoctono che ha le sue radici nelle colline umbre, in particolare nei dintorni di Spoleto, da cui deriva il suo nome. Il terreno ideale per la coltivazione del Trebbiano Spolettino è generalmente di tipo argilloso-calcareo. Questo tipo di suolo fornisce un buon drenaggio, essenziale per evitare ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici della vite. Il Trebbiano Spolettino prospera in un clima mediterraneo con estati calde e secche e inverni miti; è importante che la vite sia esposta a una buona quantità di sole durante il giorno per favorire la fotosintesi e la produzione di zuccheri nelle uve. Le bacche del Trebbiano Spolettino di solito hanno dimensioni medie o medio-piccole. La forma può variare leggermente, ma in generale, sono rotonde o leggermente ovate. La buccia delle bacche è di spessore medio, di un colore giallo-dorato o dorato intenso quando il frutto è completamente maturo. La composizione chimica delle bacche è nota per mantenere un buon equilibrio tra zuccheri e acidità, conferendo ai vini una freschezza distintiva. I vini prodotti con uve Trebbiano Spoletino sono noti per i loro aromi complessi e profumi floreali. Si possono rilevare note di fiori bianchi, agrumi, frutta bianca e spezie, conferendo al vino una piacevole aromaticità; in alcuni casi, una sottile mineralità con una buona struttura e acidità.

La regione Umbria ha abbracciato una vasta gamma di vitigni, sia autoctoni che internazionali, che insieme contribuiscono a definire il carattere unico dei suoi vini. Tra i vitigni autoctoni, il Ciliegiolo, con il suo nome evocativo, è un vitigno autoctono che aggiunge vivacità ai vini rossi umbri. Tra i vitigni internazionali, il Merlot trova terreno fertile in Umbria, donando vita a vini rossi morbidi e avvolgenti. Il Pinot Nero, benché meno diffuso, riveste un ruolo affascinante nella scena vinicola umbra. Il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc, vitigni celebri a livello mondiale, hanno trovato in Umbria un’ambientazione unica per esprimere la loro complessità e la struttura inconfondibile. Il Chardonnay, con la sua versatilità, è un altro vitigno internazionale che si è integrato perfettamente nei vigneti umbri. La Garganega, varietà comunemente associata al Veneto, trova in Umbria un ambiente favorevole, regalando vini bianchi secchi e strutturati che catturano l’essenza del territorio. La Malvasia, con la sua eleganza e aromaticità, svolge un ruolo importante nella produzione di vini bianchi umbri. Infine, i grandi classici toscani, il Sangiovese e il Montepulciano, hanno trovato una seconda casa in Umbria, dando vita a vini rossi di carattere e complessità.

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Vini

Sagrantino di Montefalco
Il Sagrantino di Montefalco è un vino rosso di grande prestigio, onorato con la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). La sua eccellenza si manifesta pienamente nelle colline circostanti a Montefalco. Questo vino pregiato è ottenuto dall’uva Sagrantino e si distingue per la sua struttura imponente e i tannini vigorosi, caratteristiche che ne fanno un vero e proprio emblema della zona. All’olfatto, il Sagrantino si apre con note intense di frutti neri maturi, come mora e prugna. Questi aromi sono arricchiti da sfumature di spezie e tabacco, creando un bouquet complesso ed avvolgente. Il palato è coinvolto da una trama complessa di sapori che si sviluppano armoniosamente. La persistenza sorprendente di questo vino svela strati successivi di gusti, tra cui si possono distinguere chiaramente note di cioccolato fondente, cuoio e sottobosco. Questa varietà di sfumature contribuisce a conferire una profondità e una complessità che ne fanno un’esperienza degna di essere apprezzata. L’invecchiamento in botti di legno conferisce al Sagrantino ulteriori elementi distintivi. Una leggera vaniglia si fa notare, arricchendo il profilo aromatico del vino, mentre il carattere avvolgente che ne deriva testimonia l’attenzione e la cura dedicate al processo di produzione.

Sagrantino Di Montefalco 2017 - Antonelli San Marco
Sagrantino Di Montefalco 2017 – Antonelli San Marco

Rosso di Montefalco
Il Rosso di Montefalco, riconosciuto con la prestigiosa denominazione di origine controllata (DOC), è un vino che accompagna con freschezza e accessibilità la potenza enologica umbra, in particolare quella del Sagrantino. Questo vino, più giovane rispetto al suo illustre compagno, è caratterizzato da una miscela prevalentemente di Sangiovese, che cattura in modo impeccabile l’essenza del territorio. Al naso, si apre con un bouquet avvolgente di frutti rossi, come ciliegia e ribes, arricchito da leggere sfumature floreali. In bocca, offre un’esperienza equilibrata e armoniosa. La vivace acidità e i tannini morbidi si combinano per creare una struttura bilanciata, conferendo al vino una piacevolezza al palato. Questa caratteristica rende il vino adatto a diverse occasioni, conferendogli versatilità. La versatilità del Rosso di Montefalco si riflette anche nella sua capacità di accompagnare una varietà di piatti. In particolare, si sposa bene con le specialità tradizionali umbre, come la pasta alla norcina o l’agnello arrosto. La sua freschezza e complessità lo rendono un compagno ideale per i piatti regionali, contribuendo a valorizzarne i sapori. La giovinezza del Rosso di Montefalco è un elemento distintivo, poiché il vino è pensato per essere goduto fin dalle prime fasi della sua maturazione.

Rosso Di Montefalco 2020 - Antonelli San Marco
Rosso Di Montefalco 2020 – Antonelli San Marco

Torgiano Rosso
Il vino Torgiano Rosso, con la sua denominazione di origine controllata (DOC), è un vino che incarna la ricchezza e l’autenticità delle terre di Torgiano. Ottenuto principalmente dalle uve Sangiovese, con la possibile aggiunta di Canaiolo e Trebbiano, questo vino è il risultato di secoli di passione e dedizione alla viticoltura. Il suo colore rosso rubino, intenso e vivace, prelude a un bouquet aromatico complesso, con sentori di ciliegie mature e fragole, accompagnati da una sottile speziatura che rivela la sua complessità aromatica. Questo vino rivela anche una nota floreale sottolineata, aggiungendo un tocco di eleganza alla sua personalità. In bocca, offre un’esperienza equilibrata e armonica. La freschezza della frutta rossa si fonde con la struttura tannica, creando una trama gustativa ben definita. La persistenza aromatica e la finezza dei tannini rendono ogni sorso un viaggio sensoriale attraverso il territorio umbro. La variante di prestigio, il Torgiano Rosso Riserva, vanta della denominazione di origine controllata e garantita DOCG, ed è la massima espressione dell’arte vinicola di Torgiano. Sottoposto a un periodo di invecchiamento prolungato, di almeno 3 anni, di cui almeno 6 mesi in botti di legno, questo vino si distingue per la sua complessità e profondità. Il colore, evoluto in un granato intenso, prelude a un bouquet più complesso, dove frutti maturi si intrecciano a eleganti note di cuoio, tabacco e spezie, rivelando il suo carattere evolutivo. In bocca, il Torgiano Rosso Riserva offre una struttura potente e avvolgente. I tannini, maturi e setosi, conferiscono al vino una texture morbida, mentre la persistenza aromatica si prolunga in un finale lungo e appagante.

L’Orvieto Classico
Il vino Orvieto Classico è un’eccellenza che gode della prestigiosa denominazione di origine controllata (DOC), garantendo la qualità e l’autenticità della sua provenienza. Questo vino bianco, prodotto nelle colline circostanti alla suggestiva città di Orvieto, si distingue per la sua raffinata composizione e le caratteristiche sensoriali distintive. La sua base, spesso composta da una sapiente miscela di uve Grechetto e Trebbiano, conferisce al vino una luminosa tonalità giallo paglierino, che riflette la ricchezza dei terreni collinari da cui proviene. Il profumo, un intreccio armonioso di note, evoca l’essenza di fiori bianchi, agrumi freschi e una piacevole mineralità, anticipando l’esperienza sensoriale che seguirà nel sorso. L’Orvieto Classico si distingue per la sua vivacità e struttura. L’equilibrio impeccabile tra un’acidità brillante e un corpo leggermente cremoso crea un’armonia gustativa che conquista il palato. Le sfumature di pesca bianca e mela verde, come una danza sulla lingua, contribuiscono a definire la complessità del profilo gustativo. La fresca persistenza che lascia in bocca invoglia a continuare l’esplorazione di questo vino straordinario, incitando al successivo sorso. La versione Superiore rappresenta il passo successivo sulla scala della qualità. Spesso sottoposto a un periodo di invecchiamento più lungo, questo vino acquisisce una maggiore complessità e profondità, regalando esperienze sensoriali più ricche. Infine, l’Orvieto Abboccato si distingue come un vino bianco leggermente dolce ma sapientemente bilanciato.

Orvieto Classico 2022 - Salviano
Orvieto Classico 2022 – Salviano

Il Trebbiano Spoletino
Il Trebbiano Spoletino è un vino bianco prodotto nella zona di Spoleto, in Umbria. Questo vino gode della denominazione di origine controllata (DOC) ed è realizzato principalmente con l’uva Trebbiano Spoletino, una varietà autoctona della regione. Si distingue per la sua freschezza vivace e il carattere aromatico. Di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, questo vino si apre con un bouquet fruttato di mela verde, pera e agrumi, accompagnato da leggere note floreali. In bocca, la sua acidità è bilanciata da una piacevole cremosità, creando un’esperienza gustativa equilibrata e avvolgente. La vinificazione di questo vino può variare tra i produttori; molti preferiscono mettere in evidenza la freschezza e la purezza dei sapori. La fermentazione e l’affinamento in acciaio inox sono spesso scelti per preservare la fruttuosità e l’acidità vivace della varietà, dando vita a vini dal profilo fresco e frizzante, mentre altri potrebbero scegliere il legno per conferire al vino una maggiore complessità e profondità.

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Conclusione

L’Umbria si presenta come un vero tesoro enologico, in cui la passione per la produzione del vino si intreccia con una storia ricca e un territorio generoso. Attraverso la coltivazione di vitigni autoctoni e l’adozione di pratiche innovative, i viticoltori umbri continuano a plasmare un patrimonio vinicolo che incarna l’identità stessa della regione.

I vini umbri non rappresentano solo prodotti di alta qualità, ma sono anche un viaggio attraverso secoli di storia, un’esperienza sensoriale che celebra il connubio tra l’uomo e la natura. In ogni calice si avverte la bellezza e l’autenticità di un territorio che, con la sua ricchezza, si presenta come un autentico capolavoro enologico italiano.

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