I Vini della Basilicata

La Basilicata, una regione che affascina con la sua storia antica e i suoi paesaggi suggestivi, è una gemma vitivinicola nel sud dell’Italia. Confina con la Campania, la Puglia e la Calabria, beneficiando di una varietà di influenze culturali e climatiche che arricchiscono la sua eccezionale produzione vinicola.

Dai monti dell’Appennino Lucano alle spiagge del Mar Ionio, la Basilicata è un territorio dove la tradizione vitivinicola si fonde con l’innovazione, creando vini di grande carattere e qualità. Tra i vigneti collinari e le valli fertili, la passione dei viticoltori lucani dà vita a etichette che raccontano storie di autenticità e dedizione.

La Storia

La storia della Basilicata è un viaggio affascinante che affonda le radici in tempi antichissimi. Sin dall’età del bronzo, la regione è stata abitata da popolazioni indigene come i Lucani. Con l’arrivo dei Greci nel VIII secolo a.C., la Basilicata subì una significativa trasformazione culturale grazie alla fondazione di colonie come Metaponto nel 773 a.C. e Siris, che introdussero nuove tecniche agricole e vitivinicole, inclusi vitigni come l’Aglianico.

Nel III secolo a.C., la regione passò sotto il dominio dei Romani, diventando un importante centro agricolo dell’Impero. I vini erano apprezzati in tutto l’Impero, come menzionato da Plinio il Vecchio nel I secolo d.C.

Durante il Medioevo, la Basilicata passò sotto varie dominazioni, tra cui i Bizantini e i Longobardi, prima di entrare nel Regno di Sicilia sotto i Normanni nel 1130. Gli Aragonesi, dal 1433, incentivarono ulteriormente la viticoltura.

Il XVIII e XIX secolo furono cruciali per la viticoltura lucana, nonostante la crisi della fillossera tra il 1879 e il 1880, che la regione superò con successo. Nel XX secolo, la Basilicata vide un rinnovato interesse per la viticoltura con l’adozione di tecniche moderne e l’istituzione di consorzi per la tutela delle denominazioni di origine, come l’Aglianico del Vulture DOC nel 1971. L’abolizione della mezzadria negli anni ’50 favorì la nascita di aziende vitivinicole indipendenti. Oggi, la Basilicata è riconosciuta per la produzione di vini di eccellenza, frutto di una tradizione millenaria e dell’instancabile dedizione dei suoi viticoltori.

Il Territorio

La superficie destinata alla viticoltura della Basilicata si estende su un vasto territorio di 2.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 45% si adagia dolcemente sulle colline, 8% di questa estensione si erge sulle pianure, mentre il 47% trova la sua dimora nelle montagne. La produzione annuale di vino nella Basilicata raggiunge l’impressionante cifra di 85.000 ettolitri. La regione si fregia di un prestigioso patrimonio vinicolo, con un totale di 1 Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), 4 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 1 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT).

Il territorio della Basilicata è una gemma nascosta nel sud dell’Italia, caratterizzata da una sorprendente varietà di paesaggi e condizioni climatiche che ne arricchiscono la produzione agricola e vitivinicola. Situata tra la Puglia e la Calabria, la Basilicata offre un affascinante mix di coste frastagliate, colline dolci e montagne imponenti, ciascuna contribuendo alla diversità e alla ricchezza del suo territorio.

Lungo la costa del Mar Ionio, la Basilicata presenta pianure fertili e spiagge sabbiose, come quelle di Metaponto e Policoro. Questi territori, con suoli alluvionali ricchi e ben drenati, sono ideali per l’agricoltura. La piana di Metaponto, in particolare, è famosa per la produzione di ortaggi, frutta e agrumi di alta qualità, grazie al clima mite e alle abbondanti risorse idriche. Queste condizioni favoriscono anche una vivace attività ittica e l’allevamento di molluschi.

Le colline della Basilicata, come quelle della zona del Vulture e della Val d’Agri, sono rinomate per la viticoltura. I terreni vulcanici del Vulture, ricchi di minerali, offrono condizioni ottimali per la coltivazione della vite, producendo vini pregiati come l’Aglianico del Vulture. Le terrazze collinari, con la loro esposizione e il loro drenaggio naturale, creano un microclima ideale per la crescita delle vigne, favorendo la qualità e la complessità dei vini.

Le montagne della Basilicata, tra cui il Parco Nazionale del Pollino e i Monti della Maddalena, rappresentano un elemento distintivo del territorio. Queste aree montuose non solo offrono panorami mozzafiato, ma influenzano significativamente il clima regionale. Le altitudini più elevate sperimentano inverni freddi e nevosi, mentre le valli e le pianure sottostanti godono di un clima più temperato. Questa varietà climatica contribuisce alla biodiversità della regione e permette la coltivazione di una vasta gamma di prodotti agricoli, dai cereali alle olive, fino ai legumi e alle erbe aromatiche.

Il clima della Basilicata è prevalentemente mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti e piovosi. Tuttavia, la varietà del territorio crea una serie di microclimi distinti. Lungo la costa ionica, l’influenza del mare mitiga le temperature, rendendo gli inverni più miti rispetto alle zone interne. Le aree collinari e montane, invece, sperimentano escursioni termiche più marcate e un clima più fresco, con differenze significative tra giorno e notte.

Le PrincipaliZone Vitivinicole

Vulture
La zona del Vulture, situata nel nord della Basilicata, è una delle più rinomate aree vitivinicole della regione. Caratterizzata da suoli vulcanici, grazie all’antico vulcano Monte Vulture, questa area offre condizioni ideali per la coltivazione della vite. Il clima è continentale, con inverni freddi ed estati calde, favorendo la produzione di vini di alta qualità. Il vitigno principale è l’Aglianico del Vulture, un’uva a bacca rossa che dà vita a vini robusti e strutturati, con note di frutti di bosco, spezie e una buona tannicità. L’Aglianico del Vulture DOCG è uno dei più prestigiosi vini rossi italiani, apprezzato per la sua capacità di invecchiamento e complessità aromatica. Altri vitigni coltivati includono il Moscato e il Malvasia.

Matera
La zona di Matera, famosa per i suoi Sassi, è anche un’importante area vitivinicola. I terreni calcarei e il clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti, sono perfetti per la viticoltura. Tra i vitigni principali troviamo il Primitivo, che produce vini rossi intensi e fruttati, con note di ciliegia, prugna e spezie. La DOC Matera comprende anche la produzione di vini bianchi freschi e aromatici, ottenuti da uve come il Greco e il Malvasia Bianca. Questi vini sono noti per la loro versatilità e freschezza.

Colli Lucani
La zona dei Colli Lucani, situata tra le colline della Basilicata centrale, è caratterizzata da terreni argillosi e calcarei. Il clima temperato, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, favorisce la produzione di vini di qualità. La DOC Colli Lucani include vini rossi strutturati e armoniosi, prodotti principalmente con uve Aglianico e Montepulciano, e vini bianchi freschi e profumati, ottenuti da vitigni come il Greco e il Malvasia. Questi vini sono apprezzati per la loro eleganza.

Val d’Agri
La Val d’Agri, situata nella parte meridionale della Basilicata, è una zona vitivinicola emergente con grande potenziale. I terreni sono prevalentemente argillosi e sabbiosi, e il clima è caratterizzato da estati calde e inverni freddi. La DOC Terre dell’Alta Val d’Agri produce vini rossi di alta qualità, principalmente da vitigni internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, oltre al Sangiovese. Questi vini sono noti per la loro struttura, complessità e note fruttate. Anche i vini bianchi, ottenuti da uve Chardonnay e Sauvignon Blanc, stanno guadagnando riconoscimento per la loro freschezza e aromaticità.

Terre di Orazio
La zona delle Terre di Orazio, situata nei pressi di Venosa, patria del poeta latino Orazio, è un’altra area vitivinicola di rilievo in Basilicata. I suoli vulcanici e il clima temperato, con buone escursioni termiche, sono ideali per la coltivazione della vite. Il vitigno principale è l’Aglianico, che produce vini rossi intensi e complessi, con note di frutti rossi maturi, spezie e una buona acidità. La DOC Terre di Orazio include anche la produzione di vini bianchi e rosati, ottenuti da uve Greco e Malvasia. Questi vini sono apprezzati per la loro freschezza e versatilità.

I Vitigni

Aglianico del Vulture
L’Aglianico del Vulture è un vitigno a bacca nera autoctono della Basilicata, coltivato principalmente sulle pendici del vulcano spento Vulture, nella provincia di Potenza. Le aree di coltivazione principali includono i comuni di Rionero in Vulture, Barile, Venosa e Melfi. Questo vitigno si adatta bene ai terreni vulcanici e ricchi di minerali, beneficiando del clima continentale con forti escursioni termiche. I grappoli sono di media grandezza, con acini di colore blu-nero e una buccia spessa. Il vino Aglianico del Vulture si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, con riflessi granati, e i suoi aromi complessi di frutti di bosco, spezie, cuoio e tabacco. Al palato è corposo, con tannini decisi e una lunga persistenza.

Greco di Matera
Il Greco di Matera è un vitigno a bacca bianca della Basilicata, coltivato principalmente nella provincia di Matera, con un’alta concentrazione nei comuni di Matera, Montescaglioso e Miglionico. Questo vitigno preferisce i terreni calcarei e ben drenati, tipici delle colline materane. I grappoli sono di media grandezza, con acini di colore giallo dorato e una buccia sottile. Il vino Greco di Matera è caratterizzato da un colore giallo paglierino e da aromi intensi di fiori bianchi, agrumi e mandorle. Al palato è fresco, con una buona acidità e una piacevole sapidità.

Aleatico
L’Aleatico è un vitigno a bacca nera autoctono della Basilicata, coltivato principalmente nelle zone collinari della regione, in particolare nelle province di Potenza e Matera. Le aree di maggiore produzione includono i comuni di Venosa, Pisticci e Genzano di Lucania. Questo vitigno predilige i terreni argillosi e calcarei, beneficiando del clima mediterraneo con forti escursioni termiche. I grappoli sono di media grandezza, con acini di colore blu-nero e una buccia sottile. Il vino Aleatico si distingue per il suo colore rosso rubino e per i suoi intensi aromi di frutti di bosco, rose e spezie dolci. Al palato è dolce, con tannini morbidi e una buona persistenza.

Bombino Nero
Il Bombino Nero è un vitigno a bacca nera della Basilicata, coltivato principalmente nelle zone collinari della regione, con una presenza significativa nei comuni di Melfi e Lavello. Questo vitigno si adatta bene ai terreni argillosi e calcarei, beneficiando del clima mite e delle escursioni termiche. I grappoli sono di grandezza medio-piccola, con acini di colore blu scuro e una buccia spessa. Il vino Bombino Nero si caratterizza per il suo colore rosso rubino e per gli aromi di frutti di bosco, spezie e note floreali. Al palato è fresco, con una buona acidità e tannini delicati.

Moscato di Rapolla
Il Moscato di Rapolla è un vitigno a bacca bianca autoctono della Basilicata, coltivato principalmente nel comune di Rapolla, in provincia di Potenza. Questo vitigno preferisce i terreni vulcanici e ben drenati, tipici della zona. I grappoli sono di media grandezza, con acini di colore giallo dorato e una buccia sottile. Il vino Moscato di Rapolla è caratterizzato da una piacevole dolcezza e da intensi aromi di fiori bianchi, agrumi e miele. Al palato è fresco e aromatico, con una buona persistenza.

Malvasia Bianca di Basilicata
La Malvasia Bianca di Basilicata è un vitigno a bacca bianca autoctono della regione, coltivato principalmente nelle zone collinari, in particolare nei comuni di Acerenza e Forenza. Questo vitigno predilige i terreni calcarei e ben drenati, beneficiando del clima mediterraneo. I grappoli sono di media grandezza, con acini di colore giallo dorato e una buccia sottile. Il vino Malvasia Bianca di Basilicata è caratterizzato da un colore giallo paglierino e da aromi di fiori bianchi, frutta tropicale e miele. Al palato è fresco, aromatico e con una buona persistenza.

Tra i vitigni locali, la Guarnaccia Bianca si distingue per la freschezza e le note floreali, ideale per vini leggeri. Il Bombino Bianco offre vini aromatici con vivace acidità e bouquet fruttato. Il Moscatello di Montalbano incanta con profumi intensi e note di frutta esotica, perfetto per vini dolci. Il Fiano è rinomato per la complessità e le note di nocciola e miele. La Malvasia Nera di Basilicata offre vini rossi eleganti con sfumature speziate e tannini morbidi. La Giosana produce vini rossi fruttati e persistenti. La Lusana si distingue per vini bianchi freschi, mentre la Santa Sofia per vini rossi di carattere. Il Magliocco Dolce, con aromi di frutta matura e struttura robusta, è ideale per vini intensi. Il Primitivo è noto per vini ricchi e speziati. Il Sangiovese, vitigno principale della Toscana, offre vini equilibrati e versatili. Il Trebbiano è perfetto per vini bianchi leggeri e freschi. Il Montepulciano produce vini rossi corposi e speziati. Il Ciliegiolo è adatto per vini rossi freschi. Il Sussumaniello, vitigno pugliese, offre vini intensi e speziati. Il Nero di Troia è apprezzato per eleganza e tannini decisi. Il Piedirosso produce vini rossi giovani e profumati.

Tra i vitigni internazionali, il Cabernet Franc offre vini speziati ed eleganti. Il Cabernet Sauvignon è robusto e strutturato. Il Merlot è morbido e fruttato. Lo Chardonnay è elegante e complesso, mentre il Syrah regala vini intensi con note di pepe nero e frutti scuri.

I Vini della Basilicata

Aglianico del Vulture
L’Aglianico del Vulture è uno dei vini rossi più rinomati della Basilicata, prodotto principalmente nella zona del Monte Vulture, un antico vulcano inattivo situato nella provincia di Potenza. Questo vino ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1971 e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) nel 2010. L’Aglianico del Vulture si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, che tende al granato con l’invecchiamento. Al palato è corposo e strutturato, con tannini decisi ma ben integrati e una notevole persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi maturi, come ciliegie e prugne, accompagnati da note speziate di pepe nero, liquirizia e un leggero sentore di tabacco. Questo vino si presta molto bene all’invecchiamento, sviluppando ulteriori complessità aromatiche nel tempo.

Grottino di Roccanova
Il Grottino di Roccanova è un vino prodotto nelle zone collinari del comune di Roccanova, nella provincia di Potenza. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2009. Questo vino è disponibile in diverse tipologie, sia rosse che bianche. Il Grottino di Roccanova Rosso si caratterizza per il suo colore rosso rubino, con riflessi violacei. Al palato è pieno e rotondo, con tannini morbidi e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come ciliegie e more, con leggere note speziate. Il Grottino di Roccanova Bianco si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi.

Terra dell’Alta Val d’Agri
Il Terra dell’Alta Val d’Agri è un vino prodotto nelle valli dell’Agri e del Sinni, nelle province di Potenza e Matera. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2003. Questo vino è disponibile in diverse tipologie, sia rosse che bianche. Il Terra dell’Alta Val d’Agri Rosso si distingue per il suo colore rosso rubino intenso. Al palato è corposo e strutturato, con tannini ben integrati e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come ciliegie e prugne, accompagnati da note speziate e leggermente tostate. Il Terra dell’Alta Val d’Agri Bianco si caratterizza per il suo colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al palato è fresco e armonico, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali e leggermente erbacee.

Bianco di Basilicata
Il Bianco di Basilicata è un vino bianco prodotto in diverse zone della regione, ottenuto principalmente da uve Malvasia Bianca e Greco. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2010. Questo vino si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità che ne esalta la bevibilità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi e sfumature erbacee.

Moscato di Saracena
Il Moscato di Saracena è un vino dolce prodotto principalmente nel comune di Saracena, in provincia di Cosenza, al confine con la Basilicata. Questo vino ha una lunga tradizione storica e ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1974. È prodotto principalmente con uve Moscato bianco, ma può includere anche uve Malvasia e Guarnaccia. Al palato è dolce e aromatico, con una buona freschezza che bilancia la dolcezza naturale. I profumi predominanti sono quelli di frutta matura come pesca e albicocca, accompagnati da note di miele, fiori d’arancio e un leggero sentore di spezie.

Primitivo di Matera
Il Primitivo di Matera è un vino rosso che fa parte della denominazione Matera DOC, ma merita una menzione speciale per la sua qualità e popolarità. Questo vino si distingue per il suo colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al palato è pieno e avvolgente, con tannini morbidi e una buona struttura. I profumi predominanti sono quelli di frutti di bosco, prugne e ciliegie, accompagnati da note speziate e leggermente tostate. Il Primitivo di Matera è ideale per l’invecchiamento, sviluppando ulteriori complessità aromatiche nel tempo.

Greco di Basilicata
Il Greco di Basilicata è un vino bianco ottenuto principalmente da uve Greco, coltivate nelle colline della regione. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2010. Questo vino si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al palato è fresco e armonico, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali e leggermente erbacee.

Malvasia Bianca di Basilicata
La Malvasia Bianca di Basilicata è un vino bianco aromatico prodotto in diverse zone della regione, tra cui le colline intorno a Matera e Potenza. Questo vino ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2010. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità che ne esalta la bevibilità. I profumi predominanti sono quelli di frutta tropicale come ananas e mango, accompagnati da note di mela, pera e sfumature floreali di fiori bianchi.

Conclusione

La Basilicata non è solo un angolo incantato d’Italia, ricco di paesaggi mozzafiato e tradizioni millenarie; è anche un vero e proprio scrigno di tesori enologici. Con radici che affondano nell’antichità, una varietà di terroir straordinariamente fertili e l’incessante impegno dei viticoltori locali, questa regione produce vini di eccellente qualità che affascinano i palati più raffinati.

Ogni sorso è un viaggio attraverso la passione e l’arte di chi cura queste vigne, rendendo la Basilicata una destinazione imperdibile per gli amanti del vino, alla ricerca di esperienze autentiche e indimenticabili.

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