Sardegna

di Guido Montaldo


Nonostante la Sardegna fosse stata una grande emporio di vini in epoca fenicia e poi cartaginese, la volontà romana fu quella di farne un enorme granaio. Sono sopravvissuti probabilmente anche i vitigni di epoca romana, ma bisogna aspettare i benedettini e i circestensi perché introducessero nell’isola nuove varietà di viti, come il Monica, che secondo alcuni ampelografi sarebbe identificabile con il Canaiolo toscano.

Durante il XIII secolo le principali viti coltivate nell’isola erano la Vernaccia, quelle di origine greca come il Moscato e la Malvasia, il Girò detto anche “vargiu” che significa vaio, l’”Albu mannu” il cui nome è di origine sardo-latina. Alcune uve si appendevano per appassire e tra queste vi era l’”Appesorgia” detta anche tricla o triga, perché si coltivava sulla pergola, nome derivato dal vocabolo catrigla, che nel medioevo significava appunto pergolato.  Determinante fu anche nell’Isola la dominazione spagnola. La maggior parte dei vitigni sopravvissuti nei secoli sono di origine spagnola.

Oggi prevalgono le varietà a bacca rossa, che rappresentano il 70% del patrimonio varietale sardo e mostrano un ulteriore elemento di variazione rispetto al recente passato: a fronte di una sostanziale tenuta in termini di superfici coltivate del Cannonau, oggi principale vitigno coltivato nell’Isola, emerge la forte riduzione del vitigno bianco Nuragus.

Da segnalare: l’incremento del Vermentino, oggi tra le principali varietà coltivate nell’Isola mentre fino al 1963 era considerato un vitigno “minore” ed incideva per meno dell’1% sulla superficie vitata regionale e la quasi scomparsa dalla coltivazione di numerose varietà tradizionali tra cui il Girò.

Vitigni

Bianchi: Grecanico dorato, Malvasia di Sardegna, Nasco, Nuragus, Semidano, Torbato, Vernaccia di Oristano,

Rossi: Bovale, Bovale, Bovale di Spagna, Bovale grande, Bovaleddu, Caddiu, Cagnulari, Cannonau, Caricagiola, Carignano, Garnacha tinta, Girò, Granaccia, Grenache, Monica, Nieddera, Pascale,

Docg e Doc

Una Docg, il Vermentino di Gallura

17 Doc: Alghero; Arborea; Cagliari; Campidano di Terralba o Terralba; Cannonau di Sardegna; Carignano del Sulcis; Girò di Cagliari; Malvasia di Bosa; Mandrolisai; Monica di Sardegna; Moscato di Sardegna; Moscato di Sorso-Sennori; Nasco di Cagliari; Nuragus di Cagliari; Sardegna Semidano; Vermentino di Sardegna e Vernaccia di Oristano.

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