La Calabria, una regione incastonata tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, è un tesoro nascosto nel panorama vitivinicolo italiano. Confina con Basilicata e Sicilia, e questa posizione privilegiata le consente di beneficiare di un’incredibile varietà di influenze climatiche e culturali, che si riflettono nella sua straordinaria produzione di vini.
Dalle coste frastagliate e incontaminate ai pittoreschi borghi collinari, questo territorio è un connubio di tradizione e innovazione enologica.
La Storia
Le radici della viticoltura calabrese risalgono all’VIII secolo a.C., con l’arrivo dei coloni greci che fondarono importanti città come Sibari, Kroton, e Locri. Questi coloni, provenienti dalla Grecia, portarono con sé conoscenze avanzate nella coltivazione della vite e nella produzione del vino. I vini calabresi, noti come “Enotri“, erano molto apprezzati e venivano esportati in tutto il Mediterraneo.
Durante il periodo romano, dal III secolo a.C. al V secolo d.C., la viticoltura calabrese continuò a prosperare. I Romani apprezzavano particolarmente i vini prodotti in Calabria, tanto che Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” li citava come tra i migliori dell’Impero. La costruzione della Via Popilia migliorò ulteriormente il commercio del vino, collegando la Calabria al resto dell’Italia.
Dopo la caduta dell’Impero Romano nel 476 d.C., la viticoltura calabrese subì un periodo di declino dovuto alle invasioni barbariche e alle turbolenze politiche. Tuttavia, nel Medioevo, i monasteri benedettini e cistercensi svolsero un ruolo cruciale nella conservazione delle tecniche viticole. Nel Rinascimento, a partire dal XV secolo, la viticoltura calabrese conobbe una nuova fioritura. Le famiglie nobiliari locali, come i Ruffo e i Carafa, investirono nella produzione di vino, incentivando l’espansione dei vigneti e l’adozione di nuove tecniche viticole.
Il XIX secolo portò con sé una delle sfide più grandi per la viticoltura calabrese: l’invasione della fillossera. Questo parassita devastò i vigneti europei a partire dal 1880 e la Calabria non fu risparmiata. Tuttavia, la resilienza dei viticoltori locali e l’introduzione di innesti su radici americane permisero una lenta ma costante ripresa.
Nel XX secolo, la viticoltura calabrese entrò in una nuova era di modernizzazione. Con l’abolizione del sistema della mezzadria nel 1950 e l’introduzione di nuove tecnologie agricole, la gestione dei vigneti migliorò notevolmente.
Un punto di svolta importante fu l’ottenimento della prima denominazione di origine controllata (DOC) nel 1975 con il Cirò, un vino robusto prodotto principalmente con il vitigno Gaglioppo. Questo riconoscimento segnò un passo fondamentale nella valorizzazione dei vini calabresi a livello nazionale e internazionale. Negli anni successivi, altre denominazioni DOC furono riconosciute, come il Melissa (1980) e il Greco di Bianco (1980).
Il Territorio
La superficie destinata alla viticoltura della Calabria si estende su un vasto territorio di 11.000 ettari, componendo un panorama variegato e suggestivo. Il 29% di questa estensione si erge sulle montagne, il 15% si adagia dolcemente sulle colline, mentre il 56% trova la sua dimora nelle pianure. La produzione annuale di vino nella Calabria raggiunge l’impressionante cifra di 360.000 ettolitri. La regione si fregia di un patrimonio vinicolo, con un totale di 9 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 10 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT).
Con le sue splendide coste e le sue incantevoli colline, la Calabria rappresenta una delle gemme più affascinanti del panorama vitivinicolo italiano. Questa regione, situata all’estremo sud della penisola, è bagnata dal Mar Ionio a est e dal Mar Tirreno a ovest, offrendo un terroir unico che esalta la qualità e l’unicità dei suoi vini.
Il territorio calabrese è caratterizzato da una conformazione geografica estremamente varia, dominata da colline, montagne e coste frastagliate. Le montagne dell’Appennino calabrese, tra cui il massiccio del Pollino e l’Aspromonte, non solo creano uno sfondo scenografico straordinario, ma giocano un ruolo cruciale nella viticoltura della regione. Le colline e le vallate strette offrono una moltitudine di microclimi, ideali per la coltivazione delle viti. I vigneti si trovano spesso ad altitudini variabili, sfruttando al massimo l’esposizione al sole e i terreni ben drenati. I suoli della Calabria sono ricchi di calcare, argilla e sabbia, con una buona presenza di minerali, che conferiscono ai vini locali una spiccata complessità e mineralità.
Il clima della Calabria è influenzato sia dal mare che dalle montagne circostanti. Questa combinazione crea un clima mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte. Le montagne proteggono la regione dai freddi venti settentrionali, mentre le brezze marine garantiscono una ventilazione costante. Questa ventilazione naturale aiuta a mantenere le uve sane, riducendo il rischio di malattie fungine. Le significative escursioni termiche tra il giorno e la notte, soprattutto durante il periodo di maturazione delle uve, favoriscono lo sviluppo degli aromi e la preservazione dell’acidità naturale. Questo fenomeno è particolarmente importante per la produzione di vini aromatici e ben strutturati. Le estati calde e asciutte della Calabria permettono una maturazione lenta e costante delle uve, consentendo una maggiore concentrazione di zuccheri e aromi.
Le Principali Zone Vinicole
Cirò
La zona vitivinicola di Cirò è una delle più antiche e rinomate della Calabria, situata lungo la costa ionica. Il paesaggio di Cirò è caratterizzato da colline dolcemente ondulate che si affacciano sul Mar Ionio, con vigneti che godono di un’ottima esposizione al sole. Il terreno è prevalentemente argilloso-calcareo, con una buona capacità di drenaggio che favorisce la coltivazione delle uve. Il vitigno principale di questa zona è il Gaglioppo, utilizzato per la produzione del Cirò Rosso, un vino robusto e corposo. Altri vitigni importanti includono il Greco Bianco, utilizzato per il Cirò Bianco, che offre freschezza e aromi fruttati. I vini di Cirò godono della denominazione di origine controllata (DOC), confermando la qualità e l’autenticità della produzione locale.
Lamezia
La zona vitivinicola di Lamezia si trova nella parte centrale della Calabria, nei pressi della città di Lamezia Terme. Questa regione beneficia di un clima mediterraneo con inverni miti ed estati calde e secche. I terreni sono vari, includendo argille, sabbie e calcare, creando un ambiente ideale per la viticoltura. I vitigni coltivati in questa zona comprendono il Greco Bianco, il Trebbiano e la Malvasia per i vini bianchi, mentre per i vini rossi sono coltivati principalmente il Gaglioppo, il Magliocco e il Nerello. I vini di Lamezia sono noti per la loro struttura e complessità, e la zona vanta diverse denominazioni di origine controllata (DOC), come il Lamezia DOC.
Savuto
La zona vitivinicola di Savuto si estende lungo le colline della valle del fiume Savuto, tra le province di Cosenza e Catanzaro. I vigneti sono situati su terreni scoscesi con una composizione prevalentemente argillosa e calcarea. Il clima è influenzato dalla vicinanza al Mar Tirreno, con una buona ventilazione che favorisce la maturazione delle uve. I vitigni principali di questa zona includono il Gaglioppo, il Magliocco e il Greco Nero per i vini rossi, mentre per i vini bianchi sono coltivati il Greco Bianco e il Malvasia. I vini di Savuto sono apprezzati per la loro eleganza e il carattere distintivo, e la regione ha ottenuto la denominazione di origine controllata (DOC) per i suoi vini, come il Savuto DOC.
Scavigna
L’area vitivinicola della Scavigna è una piccola ma prestigiosa zona vitivinicola situata nelle colline vicino a Nocera Terinese, nella provincia di Catanzaro. Il terroir di Scavigna è caratterizzato da terreni argillosi e calcarei, con un clima che beneficia dell’influenza marina, creando condizioni ideali per la viticoltura. I principali vitigni coltivati in questa zona includono il Trebbiano e il Greco Bianco per i vini bianchi, mentre per i vini rossi sono coltivati il Gaglioppo e il Cabernet Sauvignon. I vini di Scavigna sono noti per la loro freschezza e complessità aromatica, e la zona ha ottenuto la denominazione di origine controllata (DOC) con la Scavigna DOC.
Bivongi
La zona vitivinicola di Bivongi si trova nella parte meridionale della Calabria, nelle vicinanze del Parco Nazionale dell’Aspromonte. I vigneti di Bivongi sono situati su terreni collinari con una composizione argillosa e calcarea. Il clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti, favorisce la maturazione delle uve. I principali vitigni coltivati includono il Greco Bianco, il Malvasia e il Guardavalle per i vini bianchi, mentre per i vini rossi sono coltivati il Gaglioppo e il Nerello. I vini di Bivongi, riconosciuti con la denominazione di origine controllata (DOC) Bivongi, sono apprezzati per la loro eleganza e il profilo aromatico complesso.
I Vitigni
Gaglioppo
Il Gaglioppo è uno dei vitigni più rappresentativi della Calabria, in particolare della zona del Cirò. Questo vitigno a bacca rossa è noto per la sua capacità di adattarsi ai terreni argillosi e calcarei della regione. Le sue bacche sono di dimensioni medie, dalla buccia spessa e di colore rosso intenso. Il Gaglioppo dà vita a vini strutturati, con una buona acidità e tannini morbidi. I profumi spaziano dalle note di frutti rossi, come ciliegie e prugne, a sentori speziati e floreali, con un finale leggermente amarognolo che aggiunge complessità. Il Cirò DOC è l’espressione più nota di questo vitigno.
Magliocco
Il Magliocco è un vitigno a bacca rossa coltivato principalmente nelle province di Cosenza e Catanzaro. Conosciuto anche come Magliocco Canino, è un vitigno che ama i terreni collinari e ben drenati. Le bacche del Magliocco sono piccole e di colore blu-nero, con una buccia spessa e resistente. Questo vitigno produce vini robusti, dal colore intenso e dal profilo aromatico ricco di frutti di bosco, erbe aromatiche e note balsamiche. I vini ottenuti da Magliocco sono adatti all’invecchiamento, sviluppando col tempo una complessità e una profondità notevoli.
Greco Bianco
Il Greco Bianco è uno dei vitigni a bacca bianca più antichi della Calabria, coltivato prevalentemente nella provincia di Reggio Calabria. Le sue bacche sono di dimensioni medie, con una buccia sottile e di colore giallo-dorato. Questo vitigno dà vita a vini eleganti, freschi e minerali, con profumi che spaziano dagli agrumi ai fiori bianchi, fino a note di mandorla e miele. Il Greco di Bianco DOC è una delle espressioni più celebri di questo vitigno, noto per la sua dolcezza naturale e la complessità aromatica.
Pecorello
Il Pecorello è un vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto nella zona del Pollino. È un vitigno di piccole dimensioni, con grappoli compatti e bacche di colore giallo-verde. Il Pecorello produce vini freschi e aromatici, con una buona acidità e un profilo aromatico che ricorda la frutta a polpa bianca, come mela e pera, arricchiti da sfumature floreali e una leggera nota erbacea. Questo vitigno è spesso utilizzato in blend con altre varietà autoctone, contribuendo a creare vini equilibrati e armoniosi.
Mantonico
Il Mantonico è un altro vitigno a bacca bianca della Calabria, noto per la sua versatilità. Coltivato principalmente nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, il Mantonico si distingue per le sue bacche di medie dimensioni e dal colore giallo dorato. Questo vitigno è utilizzato per produrre sia vini secchi che passiti, grazie alla sua capacità di accumulare zuccheri. I vini secchi di Mantonico sono freschi e aromatici, con note di frutta esotica e fiori gialli, mentre i passiti sono ricchi e complessi, con sentori di miele, albicocca secca e spezie dolci.
Castiglione
Il Castiglione è un vitigno a bacca rossa, coltivato principalmente nella provincia di Reggio Calabria. Le sue bacche sono piccole, con una buccia spessa e di colore blu-nero. Questo vitigno è noto per la sua rusticità e resistenza, adattandosi bene ai terreni collinari e montuosi. I vini prodotti dal Castiglione sono robusti e tannici, con profumi intensi di frutta scura, erbe aromatiche e spezie. Spesso vinificato in purezza, questo vitigno può anche essere utilizzato in blend per aggiungere struttura e complessità.
Guardavalle
Il Guardavalle è un vitigno a bacca bianca tipico della zona jonica della Calabria, in particolare nelle province di Catanzaro e Reggio Calabria. Le bacche sono di dimensioni medie, con una buccia sottile e di colore giallo-verde. Questo vitigno dà vita a vini freschi e fruttati, con una buona acidità e un profilo aromatico caratterizzato da note di agrumi, fiori bianchi e frutta tropicale. Il Guardavalle è spesso utilizzato per la produzione di vini bianchi leggeri e piacevoli, ideali per essere consumati giovani.
I Vini della Calabria
Ciro DOC
Il Cirò DOC è uno dei vini più rappresentativi della Calabria, prodotto principalmente nelle aree di Cirò e Cirò Marina, in provincia di Crotone. Questa denominazione ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1969 e comprende tre tipologie di vino: rosso, bianco e rosato. Il Cirò Rosso è realizzato principalmente con uve Gaglioppo, un vitigno autoctono che conferisce al vino il suo caratteristico colore rosso rubino intenso. Al palato è corposo, con tannini decisi ma ben bilanciati e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi maturi come ciliegia e prugna, accompagnati da note speziate di pepe nero, tabacco e un tocco di liquirizia. Il Cirò Bianco è un vino bianco secco prodotto principalmente con uve Greco Bianco. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi e sfumature agrumate. Il Cirò Rosato è un vino rosato prodotto con uve Gaglioppo. Al palato è fresco e leggermente fruttato, con una buona acidità che conferisce freschezza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come fragola e lampone, accompagnati da note floreali e una leggera sfumatura di agrumi.
Greco di Bianco
Il Greco di Bianco è un vino bianco dolce e aromatico prodotto principalmente nel comune di Bianco, in provincia di Reggio Calabria. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1980. Questo vino è realizzato con uve Greco Bianco, un vitigno che conferisce al vino i suoi caratteristici profumi intensi. Al palato è dolce, vellutato e con una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutta secca come fichi e datteri, accompagnati da note floreali di gelsomino e zagara e un leggero sentore di miele e mandorla.
Bivongi DOC
Il Bivongi DOC è un vino pregiato prodotto nelle pittoresche zone di Bivongi e nei comuni limitrofi, situati nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1996, a testimonianza della qualità e della tradizione vinicola di questa regione. Questo vino è disponibile in due varietà distinte: Il Bivongi Rosso si caratterizza per il suo colore rosso rubino, con riflessi granati. Al palato è corposo e armonico, con tannini ben equilibrati e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come ciliegie e prugne, arricchiti da note speziate e di liquirizia. È prodotto principalmente con uve Gaglioppo e Greco Nero, spesso arricchite da altre varietà locali che ne esaltano il profilo aromatico. Il Bivongi Bianco si distingue per il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al palato è fresco e complesso, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi. È realizzato principalmente con uve Greco Bianco e Malvasia Bianca, che conferiscono al vino le sue caratteristiche peculiari.
Savuto DOC
Il Savuto DOC è un vino pregiato prodotto nelle suggestive zone di Scigliano e lungo le pittoresche colline che costeggiano il fiume Savuto, situato tra le province di Cosenza e Catanzaro. Questa denominazione offre sia varianti di vino rosso che bianco, ciascuna con caratteristiche distintive che esaltano il territorio calabrese. Il Savuto Rosso si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, ottenuto da un blend di uve Gaglioppo, Greco Nero, Nerello Cappuccio e Sangiovese. Al palato, questo vino si presenta corposo, con tannini decisi e una lunga persistenza. Le note di degustazione includono frutti rossi come ciliegia e mora, arricchite da sfumature speziate di pepe nero, tabacco e un leggero sentore di cioccolato, creando un profilo aromatico unico e affascinante. Il Savuto Bianco, prodotto principalmente con uve Malvasia Bianca, Trebbiano Toscano e Pecorello, si distingue per la sua freschezza e leggera aromaticità. Al palato, offre una buona acidità e una leggera sapidità, con profumi che evocano frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da delicate note floreali e un leggero sentore erbaceo. Il suo colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli, che riflettono la vivacità di questo vino.
Melissa Rosso
Il Melissa Rosso è un vino rosso prodotto principalmente nelle aree di Melissa e Ciro, in provincia di Crotone. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1979. Questo vino è realizzato principalmente con uve Gaglioppo, talvolta accompagnate da altre varietà locali. Al palato è corposo, con tannini ben strutturati e una buona acidità. I profumi predominanti sono quelli di frutti rossi come amarena e mora, accompagnati da note speziate di chiodi di garofano, vaniglia e un tocco di cioccolato fondente.
Lamezia Rosso
Il Lamezia Rosso è un vino rosso prodotto nella valle del Lametino, in provincia di Catanzaro. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1978. Questo vino è realizzato con un blend di uve Gaglioppo, Greco Nero e Nerello Cappuccio. Al palato è equilibrato, con tannini morbidi e una buona acidità che conferisce freschezza. I profumi predominanti sono quelli di frutti di bosco come mirtillo e lampone, accompagnati da note erbacee e speziate di pepe nero e tabacco.
Terre di Cosenza
Il Terre di Cosenza è un vino prodotto in diverse varietà – bianco, rosato e rosso – nelle colline della provincia di Cosenza. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2011. Il Terre di Cosenza Rosso è realizzato principalmente con uve Gaglioppo e Magliocco. Al palato è corposo, con tannini ben integrati e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutti di bosco come mora e ribes, accompagnati da note speziate e un leggero sentore di cioccolato. Il Terre di Cosenza Bianco è realizzato principalmente con uve Greco Bianco e Malvasia Bianca. Al palato è fresco, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta fresca come mela e pera, accompagnati da note floreali e sfumature agrumate.
Esaro
L’Esaro è un vino rosso prodotto nelle colline della valle dell’Esaro, in provincia di Cosenza. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1995. Questo vino è realizzato principalmente con uve Magliocco Dolce e Greco Nero. Al palato è strutturato e avvolgente, con tannini morbidi e una buona persistenza. I profumi predominanti sono quelli di frutta rossa matura come ciliegia e prugna, accompagnati da note speziate di pepe nero e un leggero sentore di liquirizia.
Scavigna Bianco
Il Scavigna Bianco è un vino bianco prodotto nelle colline di Scavigna, in provincia di Catanzaro. Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1994. Questo vino è realizzato con un blend di uve Trebbiano Toscano, Chardonnay e Malvasia Bianca. Al palato è fresco e vivace, con una buona acidità e una leggera sapidità. I profumi predominanti sono quelli di frutta a polpa bianca come mela e pera, accompagnati da note floreali di fiori bianchi e sfumature agrumate.
Conclusione
La Calabria, con i suoi vigneti che si estendono tra colline e coste baciate dal sole, è una terra ricca di contrasti e sapori. Qui, i viticoltori mettono in risalto la ricchezza del territorio attraverso la coltivazione di varietà autoctone come il Gaglioppo e il Greco Bianco, producendo vini che incarnano l’essenza stessa della regione.
Ogni bicchiere è un viaggio attraverso la storia e le tradizioni calabresi, un omaggio alla passione e alla tenacia di chi lavora queste terre. La Calabria non è solo una destinazione per gli amanti del vino, ma un luogo dove cultura, natura e enologia si fondono in un’esperienza indimenticabile.