Toscana

di Guido Montaldo


Con il Piemonte può essere considerata la Regione, che ha dato lustro alla fama dei vini italiani nel mondo, basti pensare al Sangiovese e al Chianti, vitigno e vino simboli dalla vitivinicoltura italiana nel mondo e ai Supertuscan, vini prodotti soprattutto nella zona di Bolgheri, aventi come precursore l’arcinoto Sassicaia, che diedero un nuovo input all’enologia toscana e italiana.

Una viticoltura altamente specializzata, se pensiamo che su una superficie di territorio dedicata alla viticoltura di circa 64.400 ha di vigneti, il 66% è in collina, il 25% in montagna e il resto in pianura.

Grazie alla sua storia e trovandosi al centro d’Italia, a stretto contatto con regioni del Nord e del Sud, la Toscana è diventata nei secoli un punto di ricevimento e di passaggio di numerosi vitigni autoctoni e tradizionali che sono migrati da questa ad altre zone e viceversa. La storia vitivinicola di questa importante regione italiana inizia prestissimo, con il contributo degli Etruschi, che portarono la viticoltura e i loro vitigni fino in Sardegna e nel Triveneto e ancora più in là fino a Marsiglia, apportando grandi risorse alla viticoltura gallica.

Vitigni

Rossi: Il Sangiovese, anche se si ritiene originario della Toscana, oggi, grazie alla sua diffusione può essere considerato il vitigno italiano per antonomasia e tra i primi dieci coltivati nel mondo.  Le sue origini sono probabilmente dell’area medio-adriatica, approdato in Magna Grecia e poi valorizzato per primi dagli Etruschi.

La tendenza enologica ha da sempre considerato il Sangiovese come un vino da uvaggio, ma si sta riscontrando un incremento delle produzioni di Sangiovese in purezza e attualmente è il più importante vitigno della regione, entrando dal 40 al 100%, in tutti i disciplinari dei rossi Doc e Docg, come il Chianti, il Vino Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino, ma anche vini di fama più recente, come il Morellino di Scansano. L’Aleatico nero, il Canaiolo nero, il Ciliegiolo nero, il Colorino, il Mammolo, il Prugnolo gentile,

Bianchi: una storia analoga al rosso Sangiovese può essere quella del bianco Trebbiano toscano, che originario del bacino orientale del Mediterraneo, si diffuse in Toscana e praticamente in tutti i vigneti d’Italia. Oggi il Trebbiano prende il nome dalle zone dove si è ambientato e diffusamente coltivato: Trebbiano romagnolo, Trebbiano modenese, Trebbiano spolentino, Trebbiano toscano. Il Trebbiano toscano è stato molto utilizzato nell’uvaggio del Chianti e con il Trebbiano in purezza si preparano i Vin Santi. Con la Malvasia e il Canaiolo bianco invece si producono bianchi secchi, mentre entra in numerosissime Doc italiane, anche al di fuori di quelle regionali, tra le quali le principali sono il Bianco di Pitigliano, Colli Lucchesi, Montescudaio, Sant’Antimo, Vin santo del Chianti e di Montepulciano.

Vernaccia di San Gimignano bianca, Vermentino bianco, Malvasia bianca lunga e l’Ansonica, la cui storia si perde nella notte dei tempi, giustamente qualcuno l’ha definita figlia del Mediterraneo, perché ha risalito il Mar Tirreno fermandosi in grandi isole come la Sicilia (Inzolia) e la Sardegna e in piccole come Ischia, il Giglio e l’Elba.

Docg e Doc

11 Docg: Brunello di Montalcino; Carmignano; Chianti; Chianti Classico; Vernaccia di San Gimignano;  Vino Nobile di Montepulciano; Elba Aleatico Passito o Aleatico Passito dell’Elba; Montecucco Sangiovese; Morellino di Scansano; Suvereto; Val di Cornia Rosso o Rosso di Val di Cornia

39 Doc: Ansonica Costa dell’Argentario; Bianco di Pitigliano; Bolgheri; Bolgheri Sassicaia; Candia dei Colli Apuani; Capalbio; Colli di Luni; Colline Lucchesi; Cortona; Elba; Grance Senesi;  Maremma Toscana; Montecarlo; Montecucco;  Monteregio di Massa Marittima; Montescudaio; Orcia; Parrina; San Torpé; Sovana; Terratico di Bibbona; Terre di Casole;  Terre di Pisa; Val d’Arno di Sopra o Valdarno di Sopra; Sottozona Pietraviva; Sottozona Pratomagno; Val di Cornia, Valdichiana; Valdinievole; Barco Reale di Carmignano o Rosato di Carmignano o Vin Santo di Carmignano o Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice; Bianco dell’Empolese; Colli dell’Etruria Centrale; Moscadello di Montalcino; Pomino;  Rosso di Montalcino;  Rosso di Montepulciano;  San Gimignano; Sant’Antimo;  Val d’Arbia; Vin Santo del Chianti; Vin Santo del Chianti Classico e Vin Santo di Montepulciano

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