Berlucchi: Le origini del Metodo Classico in Franciacorta

di Davide Spataro

Il primo Berlucchi Spumante dà il nome al primo Spumante Metodo Classico Italiano, che ha come  luogo e anno di nascita  Borgonato di Cortefranca, 1961. Siamo in provincia di Brescia nella Franciacorta, in prossimità di Palazzo Lana de’Terzi che dal 1860 domina queste affascinanti colline. In questa storica cantina Guido Berlucchi coltiva fin dall’inizio con passione un’uva che chiama per l’appunto “Pinot di Castello”; un buon vino bianco che aveva tuttavia un problema di stabilità, poiché dopo l’imbottigliamento tendeva a intorbidire. In suo soccorso nel 1950 giunge un giovane e dinamico enologo, Franco Ziliani, neo-diplomato all’Istituto di Enologia di Alba, che propone ai proprietari di provare a produrre con questo vino uno spumante metodo classico “alla maniera dei francesi”. I primi esperimenti non sono felici ma finalmente nel 1961 avviene il miracolo e vengono prodotte le prime leggendarie 3.000 bottiglie di uno spumante cha da quell’anno diventerà un vero e proprio simbolo della categoria spumanti. Era (ed è) uno spumante elegante e armonico che venne battezzato sotto il nome di “Pinot di Franciacorta”. Per la prima volta apparve il nome Franciacorta su una bottiglia e da allora il successo fu travolgente. Le bottiglie diventarono 10.000 poi 20.000, 100.000 fino ad oggi in cui la produzione sfiora i 5 milioni di pezzi annui.    Negli anni successivi l’assortimento si è diversificato con la produzione ad esempio del “Max Rosé”, primo vino spumante rosato d’Italia. Questa affascinante e rivoluzionaria bollicina venne prodotta ad “hoc” per Massimiliano Imbert, noto antiquario milanese e amico di Guido Berlucchi. In seguito ricordiamo la storica Berlucchi Cuvee Imperiale , prodotta nelle versioni Demi Sec, Vintage, Max Rosé, Brut e dal 2001 i Millesimati Cellarius Brut e Rosè fino alle prestigiose riserve Palazzo Lana. Dal 2009 la linea Berlucchi ’61 celebra l’anno di nascita del primo Franciacorta Berlucchi (disponibile in versione Berlucchi 61 Brut, Saten Franciacorta e Berlucchi Franciacorta rosé) omaggiando anche sulle etichette non solo la propria storia, ma anche sottolineando e consolidando il legame con il territorio franciacortino da cui tutto è partito.

Oggi gli oltre 500 ettari di vigneti di Berlucchi in Franciacorta sono meta di “pellegrinaggio” e visite e guidate per degustare i prestigiosi vini e respirare l’atmosfera della storica cantina dove, tra pupitre e pareti in roccia, è ancora ben visibile in una nicchia una di quelle famose bottiglie del 1961.   Guido Berlucchi, elegante e visionario imprenditore ci ha lasciato purtroppo da qualche anno, Franco invece ha lasciato il “timone” dell’azienda ai figli Cristina, Arturo e Paolo, che sono riusciti a traghettare questa cantina alla conquista del mondo mantenendo fede alle origini e alla filosofia produttiva.   La fortunata storia della Guido Berlucchi è un brillante esempio di impresa vitivinicola di successo: una combinazione di innovazione e moderne tecnologie, tradizione e passione di professionisti che hanno maturato quasi 60 anni di produzione spumantistica e che hanno saputo portare in tutto il mondo, non solo uno spumante elegante e di grande personalità, ma anche uno stile di fare vino.

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