di Guido Montaldo
Il Pinot nero è un universo particolare, un mondo a sé.
Non c’è grande amante del vino che non ne sia rimasto affascinato, qualcuno lo ha definito addirittura “il vino per eccellenza”.
Un vino di grande tradizione e oggi di tendenza, che tutti vogliono e vorrebbero avere, grazie alle sue diverse qualità e tipologie.
E’ un vino che può soddisfare tutte le esigenze : dal semplice aperitivo nelle versioni spumante charmat e frizzante vinificato in bianco, al pranzo nella tipologia spumante metodo classico e rosso fermo, fino alla cena importante in abbinamento a piatti importanti e strutturati, dove i Pinot nero italiani tengono testa ai francesi della Borgogna.
Conosciuto già ai tempi di Plinio, scrittore latino, il Pinot nero, come gli altri tipi di Pinot si diffuse soprattutto grazie al commercio che si fece in Italia nell’800 di vitigni francesi.
Una curiosità che forse non tutti conoscono è che il Pinot nero è il capostipite di tutti i vitigni con il nome Pinot, a causa del suo patrimonio genetico instabile, sono nati nei secoli, il Pinot grigio, il Pinot bianco, il Pinot verde e il Pinot Meunier.
Un vitigno nobile e capriccioso, che per crescere all’altezza dei grandi vini che produce, ha bisogno di condizioni climatiche e geografiche particolari, è uno di quei vitigni che si lega in modo inseparabile al suo terroir di produzione. Lo sanno bene in Francia, dove nacque e oggi vive di gloria, la grande civiltà del Pinot nero.
Le zone italiane per eccellenza di produzione del Pinot nero vinificato in rosso sono l’Alto Adige e il Trentino. In queste zone troviamo dei produttori che sono diventati dei maestri di questo difficile vitigno….i risultati delle guide parlano chiaro.
Il Pinot nero vinificato in rosso, quando è giovane, è un vino con caratteristiche ineguagliabili: garbato, affettuoso al naso e al palato, con la sua ricchezza di fiori e frutta, un vino quasi femminile. Ma è anche un vino difficile, non per tutti e bisogna fare molta attenzione durante la degustazione, per via della complessità di profumi e sensazioni che raramente si percepiscono in altri vini. Come asseriva un nobile francese nel 1700, il Pinot nero è un vino che si beve in due modi: con il naso e con la bocca, insieme e separatamente. Queste qualità consentono di abbinarlo anche a piatti impensabili come quelli a base di uova e tartufi.
In Italia, il Pinot nero, vinificato in bianco, è protagonista dello Spumante Metodo Classico, i vini più famosi oggi sono il Franciacorta e il Trento DOC, ed è proprio in queste zone che risulta maggior la sua coltivazione, dove nascono vini di freschi di buona struttura ed eleganti.