La storia del rum inizia molto tempo fa, nella regione spagnola di Granada, durante la dominazione araba nell’XI secolo. Qui si produceva un liquore molto simile al rum utilizzando le piante di canna da zucchero importate dall’India. Tuttavia, la vera svolta per il rum si ebbe nel XVII secolo, quando i coltivatori di canna da zucchero si resero conto che, dopo l’estrazione dello zucchero, rimaneva un liquido di piacevole gusto chiamato melassa, che veniva poi fermentato e distillato per creare il rum.
Le Prime Distillerie nelle Colonie delle Antille
Le colonie francesi e inglesi delle Antille, in particolar modo le Barbados, furono le prime a iniziare a produrre il rum su grande scala. La prima menzione ufficiale del rum risale al 1650, in un documento delle Barbados. Fino a quel momento, questa bevanda veniva chiamata con diversi nomi come kill-devil, rumbullion, guildive e tafia. Nel 1667, il termine “rum” divenne definitivo e comparve per la prima volta in un documento ufficiale datato 1661, un ordine impartito dal Governatore Generale della Giamaica. I britannici iniziarono ad importare il rum in Europa, dove ne aumentò il consumo. In effetti, fino al 1970, il rum faceva parte della razione quotidiana dei marinai britannici.
La Produzione del Rum nel Mondo
Oggi, il rum viene prodotto in più di trenta paesi in tutto il mondo, ognuno con la propria tradizione e sigillo distintivo. Tra i rum più rinomati si trovano quelli cubani e caraibici. Esistono varie tipologie di rum.
Rum tradizionale vs rum agricolo
Il rum tradizionale è ottenuto dalla distillazione della melassa, un sottoprodotto della produzione dello zucchero di canna. Questo metodo di produzione è il più comune e viene utilizzato in molte regioni del mondo.
Il rum agricolo, invece, è prodotto dalla fermentazione e distillazione del puro succo di canna da zucchero. Questo tipo di rum è considerato più pregiato e viene prodotto principalmente nelle Antille Francesi. Il rum agricolo ha un sapore più fresco e aromatico, con sfumature erbacee e agrumate.
Rum chiaro vs rum scuro
Il rum può essere chiaro o scuro, a seconda del processo di invecchiamento e della presenza di coloranti. Il rum chiaro è generalmente meno invecchiato e ha un sapore più leggero e fresco. È spesso utilizzato come base per cocktail come il Mojito e il Daiquiri.
Il rum scuro, invece, è invecchiato per un periodo più lungo in botti di rovere, che conferiscono al distillato un colore ambrato o marrone scuro. Questo tipo di rum ha un sapore più complesso e ricco, con note di caramello, vaniglia e frutta secca. Viene spesso apprezzato da solo o con un po’ di ghiaccio.
Rum invecchiato vs rum giovane
Alcuni rum vengono invecchiati per diversi anni in botti di rovere, acquisendo un sapore più complesso e morbido. Questi rum invecchiati sono considerati tra i più pregiati al mondo.
Al contrario, i rum giovani sono meno invecchiati e possono avere un sapore più vigoroso e fresco. Sono spesso utilizzati come base per cocktail o per bevande mixate.
Rum speziato vs rum non speziato
Infine, esistono anche rum speziati, che vengono aromatizzati con varie spezie come cannella, zenzero o vaniglia. Questi rum hanno un sapore unico e distintivo, perfetto per cocktail esotici. I rum non speziati, invece, mantengono il loro sapore originale senza aggiunta di aromi.
Conclusioni
Ora che abbiamo esplorato le diverse tipologie di rum, è giunto il momento di scoprire i migliori rum al mondo. Ti invitiamo a esplorare la nostra selezione di rum e a condividere qui sotto il tuo preferito.