Grappa: specialità solo italiana

di Davide Spataro

Iniziamo a dire che la Grappa è SOLO Italiana. Infatti le vinacce, ovvero i semi e bucce ottenute dal processo di vinificazione, devono provenire esclusivamente dal nostro Paese e la distillazione deve avvenire entro i nostri confini. All’estero non si potrà produrre Grappa (anche se da vinacce di uve italiane) – sono comunque presenti acquaviti con sapori e procedimenti similari. Ricordiamo ad esempio quella tedesca chiamata Schnapps, quella d’oltralpe francese detta Marc o quella spagnola definita Aguardiente de Orujo. La limitazione imposta dalla legislatura assicura a questo nostro straordinario prodotto qualità e tradizione, che vengono tramandate e preservate all’interno delle numerose distillerie dislocate sul territorio

La Grappa non è tutta uguale. Esistono diverse regioni che producono prodotti con tradizione e cultura artigianale: Il Piemonte (con la sottozona del Barolo), la Lombardia, il Trentino, l’Alto Adige, la Sicilia (a Marsala) il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Quasi il 60% della produzione italiana è concentrata nel Nord Est (in particolare in queste due ultime regioni) che è la zona più vocata anche per storia e tradizione; alcuni dei grandi produttori presenti in queste aree sono per qualità e blasone rinomati in tutto il mondo.

I vitigni più utilizzati nella produzione della Grappa sono il Moscato, lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Pinot Nero e il Prosecco. Esistono quasi 150 produttori di Grappa in Italia e il dato più confortante è che sia l’import che l’export sono in continua crescita.

La Grappa può essere classificata in base all’affinamento e/o lavorazioni in seguito della distillazione:

  • Giovane: quando, dopo la distillazione riposa in recipienti di vetro e acciaio; non facendo passaggio in legno il risultato è un prodotto incolore, secco e profumato con i tipici sentori del vitigno di provenienza
  • Aromatica: quando deriva dalle classiche uve aromatiche come Brachetto, Malvasia, Moscato e Gewuerztraminer. Da non confondere con la definizione di Aromatizzata che significa invece che vengono aggiunte al distillato finale frutta, radici, erbe aromatiche o spezie.
  • Invecchiata: quando riposa per almeno 12 mesi in botti di legno. In queste tipologie di Grappe si percepiscono i tipici profumi dolciastri di vaniglia e frutta appassita.
  • Stravecchia: quando matura per almeno 18 mesi in botti di legno.

Nel caso in cui le botti di legno siano Barrique di rovere, è possibile indicare in etichetta “barricata”. Come per il vino, la ridotta dimensione e la qualità di questi recipienti, conferiscono alla Grappa maggior intensità e complessità nel gusto e nei profumi

C’è un filo conduttore che lega la grande tradizione vincola italiana con questo distillato. Le vinacce che rivestono un ruolo fondamentale per la produzione del mosto non vengono “abbandonate” ma si trasformano regalandoci ancora nel loro “ultimo viaggio” in distilleria quelle essenze, quei profumi e sentori tipici che renderanno speciale anche questo distillato Made in Italy.

Non a caso in occasioni di grandi cene o “abbondanti” pasti sulle tavole degli italiani, dopo l’ultimo bicchiere di vino, spesso si finisce assaporando un bicchiere di Grappa.

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