Alto Adige, la Regina dei vini bianchi italiani!

I Vini bianchi dell'Alto Adige

di Davide Spataro


La regione Alto Adige è senza dubbio la “regina” dei vini bianchi italiani. Il suo fortunato ed eterogeneo terreno, il suo clima, contraddistinto da notevoli escursioni termiche, e la sua fortunata posizione tra montagna fiumi e colline, riescono a conferire ai suoi vini bianchi grande complessità e qualità.

Circa il 60% della produzione è incentrata sui vini bianchi aromatici e non.

Della prima categoria sicuramente il fiore all’occhiello è il Gewürztraminer, che già nell’etimologa del nome spiega le sue origini (Gewürz=speziato, Traminer=di Termeno(BZ)). E’ un vitigno aromatico che ben si adatta ai terreni calcarei e argillosi di cui la Bassa Atesina è ricca (centro-Sud della regione). Questa tipologia di vini sprigiona soprattutto al naso una notevole quantità di profumi tra cui la rosa, il litchi, agrumi, frutta esotica, spezie e cannella. In bocca ha una buona acidità e sapidità e ben si adatta con alcuni formaggi saporiti a pasta lavata (come ad esempio l’alsaziano Munster) o, perché no, alla cucina giapponese.

Altri due grandi vitigni di questa regione sono il Sauvignon Blanc e il Riesling.

A differenza del Gewürztraminer il Sauvignon Blanc si caratterizza per grande acidità e mineralità. Al naso evidenti note fruttate e agrumate si affiancano a intensi profumi floreali. Un vino importante che esprime grande finezza e intensità al gusto e che ben si adatta alla cucina di pesce e crostacei o a pietanze piccanti o molto saporite.

I Riesling non raggiungono i livelli qualitativi degli omologhi tedeschi o alsaziani, ma sono vini di grande eleganza e freschezza, che nelle versioni evolute sprigionano anche i caratteristici profumi di idrocarburi.

Le loro migliori espressioni si possono trovare nella zona della Val d’ Adige intorno a Bolzano e per il Riesling più a nord in Val Venosta.

Piccola perla autoctona è il Kerner (nato da un incrocio fra Riesling e Schiava) tipico della Valle Isarco. E’ un vino simile al Riesling ma con più corpo e caratteristici profumi fruttati di polpa bianca e noce moscata. Molto interessante nella versione passita.

Il Muller Thurgau, nato da un incrocio tra Riesling renano e Madeleine Royale, è ben diffuso ed è un vino fresco e immediato in cui si distinguono profumi di erba fresca, agrumi e fiori bianchi.

Muller Thurgau e Kerner sono diffusissimi nella Valle Isarco (a nord-ovest), area con grande vocazione per i vii bianchi (circa il 95% del territorio è coltivato a bacca bianca).

Anche lo Chardonnay; molto coltivato e si esprime nelle sue tipiche note di frutta secca richiamando sensazioni e profumo di burro fuso. Ottimo anche nella versione spumantizzata che qualche produttore anche in questa regione sta introducendo.

Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sylvaner completano l’ampio assortimento di uve a bacca bianca e fanno comprendere come questo territorio sia in realtà un campionario di grande livello di tutte le migliori tipologie di uva bianca.

Non stupisce quindi che gli altoatesini, grazie anche al sapiente e prezioso lavoro delle cooperative sociali, siano stati capaci di sfruttare al meglio questo grande patrimonio vitivinicolo, coniugandolo in armonia con il turismo, la cultura, l’ambiente e la straordinaria gastronomia locale.

Un unicum, italiano e non, da ammirare e replicare.

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