Abruzzo

di Guido Montaldo


Per chi arriva in Abruzzo passando tra il mare cristallino e le aspre catene del Gran Sasso e della Majella, lo spettacolo che si offre allo sguardo è il susseguirsi di dolci colline, dove la vite e l’olivo predominano il paesaggio. Un ambiente ideale alla loro coltivazione grazie ad una grande differenza di terreni e di climi, influenzati dalla presenza del mare e delle montagne. Queste occupano circa i 2/3 del territorio regionale: da sempre terra incognita e di confine, un tempo terra di orsi e lupi, terra di eremiti e di briganti, oggi protetta dai Parchi.

Anticamente, la via romana Tiburtina Valeria portava a Roma il sale e diventò nel medioevo il percorso della transumanza, lungo il quale scorrevano merci, popoli ed eserciti. Ma la coltivazione della vite ha origini più antiche dei Romani.

Le coste furono interessate da proficui commerci da parte di coloni etruschi e greci e soprattutto questi ultimi dalla loro patria portarono qui vitigni, che vennero tramandati fino ai tempi nostri. Attualmente trasformazione in vino avviene per circa l’80% attraverso una quarantina di Cantine Sociali (media italiana 50%) per un totale di circa 16.000 soci, è quindi evidente l’importante impatto socio-economico e non solo produttivo del sistema cooperativo sulla economia locale. La restante parte viene vinificata da oltre un centinaio di piccole e medie aziende private, alcune delle quali di livello eccellente e di buona/ottima notorietà nazionale e internazionale.

I vitigni

Il Montepulciano fa la parte del leone tra i vini a bacca rossa, mentre lo stesso ruolo lo svolge il Trebbiano tra i vini bianchi.

Bianchi: Trebbiano, Passerina, Pecorino, Cococciola, Montonico e Chardonnay,

Rossi: Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot.

Il Cerasuolo d’Abruzzo è un rosato che si ottiene dalle uve Montepulciano limitando il periodo di fermentazione in presenza delle bucce a poche ore oppure mediante una vinificazione “in bianco”. La sua straordinaria freschezza, unita all’eleganza dei suoi profumi, ne fanno un vino particolarmente piacevole e affascinante. Fruttato, fine e intenso; si abbina bene con salumi e piatti col pomodoro, come la zuppa di pesce.

Doc e Docg

Unica Docg: Montepulciano d’Abruzzo Colline Terramare, una piccola realtà che interessa il territorio della provincia di Teramo.

8 Doc: Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Controguerra, Montepulciano d’Abruzzo con le sottozone Alto Tirino, Casauria, Teate, Terre dei Peligni e Terre dei Vestini; Ortona, Terre Tollesi o Tullum, Trebbiano d’Abruzzo e Villamagna.

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