Con quale spumante brindare? Capodanno col botto!

Quale Spumante per i brindisi

Quando San Silvestro è alle porte, indipendentemente da dove e con chi lo trascorrerete, la decisione con quale spumante brindare è importante. La bottiglia di spumante è protagonista di ogni conto alla rovescia. In trepida attesa nelle vostre mani, attende solo di essere stappata per liberarsi in un fragoroso botto a salutare l’anno nuovo.

L’usanza di “brindare” è molto antica. Oggi viene sintetizzata in esclamazioni come “Cin Cin” (derivante dal cinese “Prego”) o “Prosit” (dal latino “giovi, faccia bene”).In passato invece era un rituale molto solenne.
Nell’antica Grecia venivano declamati versi o discorsi utilizzando l’arte dell’improvvisazione. Nel Seicento addirittura l’ars poetica del brindisi divenne un genere letterario. Se nel passato i calici erano colmi di nettari dolci e speziati, oggi il rituale è strettamente vincolato a vini spumanti, italiani, francesi o di altro paese, più o meno dolci, tutti rigorosamente frizzanti.

… quanti e quali spumanti?

Le stime parlano di circa 70 milioni di bottiglie di spumante consumati dagli italiani nelle festività natalizie.
Lo Champagne rimane emblema indiscusso della categoria, tuttavia viene affiancato dagli Italiani Prosecco, Franciacorta e Trento Doc (per citare solo i più importanti rappresentativi). Queste denominazioni rendono l’Italia non solo primo produttore al mondo in termini quantitativi, ma anche alternativa di qualità nel comparto delle Bollicine.

L’Italia ha il grande privilegio di godere di una varierà di territori, uve e peculiarità climatiche, che permettono di diversificare la produzione di spumanti in maniera unica ed eccezionale. Perché allora confinare questa esperienza principalmente agli ultimi minuti dell’anno?


Si è soliti considerare la “bollicina” vino “a tutto pasto”. In parte è vero: lo Spumante è solo un’ampia categoria nel panorama vinicolo, che comprende vini più o meno frizzanti, freschi e beverini o più corposi e strutturati, con maggiore dolcezza o secchi senza addizione di zuccheri. Inoltre, tipo di uva e territorio o tempistiche di permanenza sui lieviti, determinano ulteriori sfaccettature che ci permettono di poter percorrere un “viaggio” nel mondo degli abbinamenti con le varie portate.

Abbinare la giusta bollicina al tuo menu’

Nel vostro ipotetico menù degustazione di San Silvestro, aprite le danze con un aperitivo di benvenuto a base di Trento Doc Extra Brut o Pas Dosè: le fresche sensazioni agrumate e le note minerali vi lasceranno un palato piacevole con lunghe persistenze.

Per un antipasto a base di pesce crudo virate su un Franciacorta nella versione Saten, un vino setoso e morbido al gusto, che non sovrasterà sapori delle vostre pietanze. Nel caso in cui siano previsti dei salumi o affettati optate invece per un Pinot Nero Spumante dell’Oltrepò pavese nella variante Rosè. Per i primi a base di zuppe di pesce o paste con frutti di mare, proseguite il vostro percorso in Piemonte con uno Chardonnay Spumante prodotto in Langa, vino di struttura e complessità ma con uno stile fine ed elegante. Sui secondi a base di Pesce (al forno e non troppo conditi) c’è l’imbarazzo della scelta. Per uscire dai classici schemi la proposta potrebbe essere una Falanghina Metodo Classico Brut che ben si equilibra per corpo e freschezza.


Sui piatti a base di carne le complessità aumentano. Questa categoria di alimenti, soprattutto per le carni rosse succulente o per preparazioni stufate o brasate, necessita di un vino tannico con buon corpo e
struttura. Una Franciacorta o un Trento DOC Riserva con lunga permanenza sui lieviti non saranno tuttavia sgradevole anche al palato “carnivoro” più esigente!
Sui dolci la scelta andrà su un Prosecco Superiore di Cartizze Dry nel caso di pasticceria a pasta secca, o un Asti Spumante per l’immancabile Panettone.

E per il brindisi di Mezzanotte? Sbizzarritevi nella scelta con quale spumante brindare, perché a quell’ora nessuno sentirà la differenza…!
Non resta che augurarvi Buon Anno rigorosamente…col botto!