Con l’arrivo dell’Autunno e l’abbinamento Vino e Castagne è un matrimonio perfetto! Ci accompagna nelle serate che si accorciano e cominciano a diventare più fresche. Con le mille sfumature che tingono gli alberi, nei vigneti si protraggono le vendemmie e i boschi di media collina regalano il loro prodotto più prezioso insieme ai funghi e tartufi: le castagne!
Un tempo vino e castagne erano un nutrimento comune dei contadini. Facilmente reperibili e con un gran potere energetico. ancor oggi richiamano la festa di S. Martino, quando il vino fermenterà nelle botti e la gente scende in strada per assaggiarlo insieme ad un bel cartoccio di castagne arrostite.
Ci sono Castagne e Castagne…
Intanto un po’ di chiarezza: castagne e marroni non sono la stessa cosa. Nel 1939 c’era un decreto regio che ne fissava le differenze. In generale possiamo dire che la castagna è il frutto selvatico del castagno, mentre il marrone proviene da alberi coltivati.
In Italia siamo particolarmente fortunati. Ben 12 tra marroni e castagne hanno il marchio DOP o IGP: il marrone della Val di Susa, IGP, Il marrone di Combai (Conegliano) IGP, Il Marrone del Monfenera (Montello) IGP, Il Marrone di San Zeno (Verona) DOP, il Marrone di Castel de Rio (Bologna) IGP, Il Marone del Mugello IGP, il Marone di Caprese Michelangelo (Arezzo) DOP, il Marrone di Roccadaspide (Salerno) IGP, la Castgna di Cuneo IGP, la Castagna del Monte Amiata IGP, Castagna di Vallerano (Viterbo) DOP e la Castagna di Montella (Avellino) IGP.
Quale Vino abbinare con le castagne?
L’abbinamento ideale con questi deliziosi frutti dei boschi è rigorosamente un vino rosso, per via del suo contenuto elevato di tannini. Meglio se territoriale, ma vi sono alcuni vini ideali che vanno bene per le castagne e maroni di tutta Italia.
Uno degli abbinamenti più conosciuti, il classico per eccellenza è quello tra vino e caldarroste, che è possibile trovare praticamente ogni fine settimana di ottobre e novembre in quasi tutte le piazze d’Italia. Le caldarroste hanno la particolarità di essere cotte sulla brace nell’apposita padella bucherellata e per questo assumono un retrogusto amarognolo. I vini da abbinare devono essere giovani, meglio se si tratta di vini leggermente frizzanti per sgrassare la bocca. Congeniali sono il Lambrusco, Barbera, Bonarda e il Sangue di Giuda.
Le castagne possono essere anche bollite in acqua salata e mangiate al momento, oppure setacciate sotto forma di purea o rese farina per la preparazione di gnocchi o paste fresche. Possono anche fare da ripieno a carni di maiale o polpettoni, con carni bianche o di vitello. Sublime l’accostamento alla carne d’oca.
I vini da abbinare in questo caso devono essere più consistenti e di corpo, per reggere la struttura piuttosto importante dei piatti. Per esempio vanno abbinati vini come il Chianti o un Barbaresco, magari azzardando un pò, un Syrah o un Primitivo pugliese.
La castagna può dare vita a golosi dessert, come frittelle, castagnaccio o marroni canditi, in questo caso lo zucchero rende talmente evidente la componente dolce, che l’abbinamento a vini dolci è scontato. Devono però essere piuttosto strutturati, caratterizzati dalla stessa quantità zuccherina, benissimo quindi i vini passiti , tra cui quelli dell’Alto Adige, Pantelleria o l’Aleatico dell’Elba e della Puglia.