di Davide Spataro
Assaggiate un acino d’uva di moscato e poi sorseggiate un bicchiere di moscato d’asti, noterete con sorpresa che i profumi e i sapori presenti nell’uva sono riconducibili agli stessi percepiti nel vino. Questo è il modo più semplice per comprendere cos’è un vitigno e un vino aromatico.
In realtà il discorso è più complesso e riguarda la classificazione dei profumi dei vini che posso essere suddivisi in:
-
Profumi primari o varietali riconducibili direttamente al vitigno
-
Profumi secondari che si generano durante la fermentazione alcolica
-
Profumi terziari che si sviluppano nella fase di affinamento del vino in cantina
Soffermandoci sul primo punto possiamo affermare che i Primari risiedono principalmente sulla buccia degli acini e I vini aromatici e semi aromatici rimandano nel loro spettro gusto-olfattivo a questi profumi
I vini aromatici sono solo 4:
- Moscato
-
Malvasie
-
Brachetto
-
Gewürztraminer
Riconoscere un vino aromatico è molto semplice anche per chi non è particolarmente esperto. L’impatto al naso è sempre molto intenso e il bouquet complesso rimanda subito a profumi evidenti di salvia, muschio, bergamotto, rosa, pera e pesca fino ad arrivare, per le tipologie dolci, ad aromi di frutta candita, miele, fichi e uva passa.
I vini aromatici in Italia sono molto diffusi:
- il Moscato è vinificato in diverse tipologie, giallo, bianco, rosa, di Alessandria (Zibibbo), di Scanzo. Il Moscato giallo è tipico delle regioni del Nord Est secco o in versione passita (pensiamo al Moscato giallo Colli Euganei Fior d’Arancio), il rosa in Alto Adige e Friuli mentre il più famoso è sicuramente il Bianco prodotto nella provincia di Asti: Il vino delle “dolci feste”.
- Il Brachetto è un vino rosso frizzante dolce a bassa gradazione alcolica coltivato ad Acqui in Piemonte adatto ad accompagnare dolci come crostate o piccola pasticceria
- Le Malvasie sono molteplici: le più famose e caratteristiche sono quella di Lipari, di Candia e Istriana con tipici profumi di mandorle, torrone e frutta candita per la versione siciliana, mentre più fruttati, vellutati e con accenni muschiati sono i sentori della versione piacentina.
- Il Gewürztraminer nasce a Termeno in Alto Adige. E’ un vino che sprigiona soprattutto al naso una notevole quantità di profumi tra cui la rosa, il litchi, agrumi, frutta esotica, spezie e cannella. In bocca ha una buona acidità e sapidità e ben si adatta con alcuni formaggi saporiti a pasta lavata, e perché no, alla cucina giapponese.
I semi aromatici sono invece vitigni che, pur avendo una ben distinta identità olfattiva, solo in parte sono riconducibili ai profumi primari dell’uva.
All’interno di questa categoria rientrano molte uva a bacca bianca come
- Riesling
- Sauvignon Blanc
- Muller Thurgau
- Glera
- Sylvaner
e alcune a bacca nera come
- Merlot
- Cabernet Sauvignon
- Cabernet Franc
Per questa categoria il discorso si complica in quanto all’interno della stessa tipologia d’uva vi è un determinante fattore di differenziazione dovuto al luogo di coltivazione. Pensiamo ad esempio alle differenze abissali fra un Sauvignon Blanc coltivato nella Loira, in Alto Adige o in Nuova Zelanda.
Esistono molti pregiudizi o luoghi comuni sui vini aromatici. Spesso vengono associati solo ai vini dolci (mentre ne esistono numerose versioni secche) e a causa del loro intenso impatto olfattivo possono sembrare meno eleganti o addirittura mascherare vini semplici o grossolani. Niente è più lontano dalla verità e il successo e la premiata qualità del Gewürztraminer sia In Italia che in Europa ne è un esempio significativo.