Nel cuore della Toscana, un vino leggendario attende di essere scoperto: l’Antinori Tignanello 2021. Questo Super Tuscan, frutto della passione e dell’esperienza dei Marchesi Antinori, rappresenta l’apice dell’eccellenza enologica italiana. La sua storia, intrisa di tradizione e innovazione, si intreccia con quella della rinomata Tenuta Tignanello, dando vita a un nettare che incanta i palati più raffinati e conquista i punteggi Parker più ambiti (98/100).
Vi invitiamo a immergervi in un viaggio sensoriale attraverso le sfumature di questo straordinario vino. Esploreremo insieme la storia affascinante del Tignanello, il suo blend unico dominato dal Sangiovese, le tecniche di produzione all’avanguardia e le caratteristiche distintive dell’annata 2021. Scoprirete come degustare al meglio questo gioiello della Toscana IGT, apprezzandone il bouquet intenso e la struttura impeccabile. Preparatevi a lasciarvi conquistare dal fascino senza tempo del Tignanello Antinori 2021.
La Storia del Tignanello
Le origini del Supertuscan
Nel cuore della Toscana, la storia del Tignanello affonda le sue radici in un passato ricco di tradizione. La Tenuta Tignanello, originariamente chiamata Santa Cristina, fu acquisita dalla famiglia Antinori a metà del 1800. Questa proprietà, un tempo appartenente ai Medici, vanta un’eredità che risale al 1346. Nel 1971, il Marchesi Antinori presentò la prima annata del Tignanello, un vino che avrebbe rivoluzionato il panorama enologico italiano.
L’innovazione di Antinori
Sotto la guida di Piero Antinori, gli anni ’70 videro la Tenuta Tignanello trasformarsi in un vero e proprio laboratorio di innovazione viticola. Con l’aiuto di esperti come Émile Peynaud e Giacomo Tachis, Antinori introdusse tecniche all’avanguardia. L’uso di barriques, il controllo della fermentazione malolattica e l’introduzione di varietà come Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc segnarono l’inizio di una nuova era.
L’evoluzione nel tempo
Il Tignanello si è evoluto nel tempo, mantenendo sempre la sua identità unica. Inizialmente classificato come Chianti Classico Riserva, nel 1975 eliminò definitivamente le uve bianche dal blend. Dal 1982, la composizione si è stabilizzata, riflettendo perfettamente il terroir unico della tenuta. Oggi, il Tignanello continua a essere un’icona dei Supertuscan, esprimendo appieno la personalità distintiva del Sangiovese e dei Cabernet in questo straordinario territorio.
Il Blend Unico del Tignanello
Composizione delle uve
Il Tignanello si distingue per il suo blend unico che cattura l’essenza della Toscana. La composizione di questo vino straordinario è rimasta pressoché invariata nel tempo: 80% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc. Questa formula, frutto di anni di sperimentazione, riflette perfettamente il terroir unico della Tenuta Tignanello.
Perché Sangiovese e Cabernet
La scelta di combinare il Sangiovese con le uve Cabernet non è casuale. Il Sangiovese, cuore pulsante del blend, conferisce al vino la sua identità toscana, con note fruttate e una freschezza caratteristica. L’aggiunta dei Cabernet apporta struttura e complessità, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione. Questa combinazione ha reso il Tignanello un pioniere tra i Super Tuscan, sfidando le convenzioni dell’epoca.
L’equilibrio perfetto
L’armonia tra le uve nel Tignanello è il risultato di un lavoro meticoloso nei vigneti e in cantina. La selezione accurata delle uve, la densità di impianto ottimizzata e le tecniche di potatura innovative contribuiscono a ottenere frutti concentrati con tannini morbidi. L’affinamento in barriques di rovere francesi e in piccola parte ungherese per quasi 15 mesi completa il processo, donando al vino profondità e complessità. Il risultato è un vino che esprime pienamente la sua “toscanità”, mantenendo al contempo un’eccezionale versatilità gastronomica grazie alla fresca acidità del Sangiovese.
Tecniche di Produzione
Raccolta e selezione delle uve
La produzione del Tignanello inizia con una rigorosa selezione delle migliori uve. Il vigneto Tignanello, situato nella Tenuta omonima, si estende su 57 ettari di terreno calcareo con elementi tufacei, ad un’altitudine tra i 350 e i 400 metri sul livello del mare. L’esposizione a sud-ovest garantisce condizioni ottimali per la maturazione delle uve. La vendemmia si svolge generalmente dalla seconda decade di settembre, iniziando con il Sangiovese, fino a metà ottobre per i Cabernet.
Fermentazione, macerazione e affinamento in barrique
Dopo la raccolta, le uve vengono diraspate e pigiate delicatamente. Il mosto viene trasferito in serbatoi di acciaio inox per la fermentazione alcolica, che dura circa una settimana. Durante questo processo, si effettuano delicati rimontaggi e tecniche di délestage per un’intensa estrazione, preservando tannini eleganti e setosi. La macerazione sulle bucce viene eseguita con particolare attenzione alla conservazione degli aromi, all’estrazione del colore e all’ottenimento di tannini desiderabili.
Una volta separato dalle bucce, il vino viene trasferito in piccole botti di rovere per la fermentazione malolattica, che accentua la finezza aromatica e la complessità. L’affinamento avviene in barriques francesi e ungheresi, in parte nuove e in parte di secondo passaggio, per un totale di 15 mesi. Inizialmente, i lotti vengono affinati separatamente, per poi essere assemblati e completare l’invecchiamento in botte. Questo meticoloso processo contribuisce allo sviluppo di un vino con una personalità unica e inimitabile, caratterizzato da una complessa gamma di aromi.
Caratteristiche dell’Annata 2021
Condizioni climatiche
L’annata 2021 del Tignanello si è distinta per condizioni climatiche particolari. L’inverno ha registrato temperature miti e piogge fino a fine marzo. La primavera ha visto un germogliamento precoce, seguito da un rallentamento dovuto al clima fresco e asciutto di aprile. L’estate è stata calda e secca, soprattutto ad agosto, ma le piogge di fine mese hanno favorito una maturazione ideale. Settembre e ottobre hanno offerto condizioni perfette: giornate soleggiate, temperature notturne fresche e brezze rinfrescanti hanno permesso una maturazione graduale e ottimale delle uve.
Profilo organolettico
Il Tignanello 2021 si presenta con un colore rosso rubino intenso, arricchito da affascinanti riflessi violacei. Questa tonalità profonda è indice della concentrazione e della struttura del vino, promettendo un’esperienza gustativa di grande impatto.
Al naso, offre un bouquet complesso e avvolgente. Le note fruttate di prugne mature, more e scorza d’arancia candita si fondono armoniosamente con sentori di cioccolato fondente, caramello e liquirizia. Un tocco di tabacco dolce completa il quadro aromatico, conferendo ulteriore profondità e complessità. Questa sinfonia di profumi è il risultato di un’attenta vinificazione e di un sapiente affinamento in barriques.
Al palato, il Tignanello 2021 si rivela potente ma equilibrato. I tannini morbidi e vibranti accarezzano il palato, mentre una freschezza ben bilanciata sostiene la struttura del vino. La complessità aromatica percepita al naso si ritrova in bocca, con note di frutta matura che si intrecciano a sentori di spezie dolci. Il finale è lungo e persistente, lasciando una piacevole sensazione di completezza.
Conclusione
Il Tignanello continua ad essere un “vino rosso moderno”, pur essendo già entrato nella storia dell’enologia italiana. Affascina per i suoi tannini dolci e morbidi, rendendolo ideale per accompagnare piatti di selvaggina e carni rosse. Ogni annata fa incetta di premi ed anche la vendemmia 2021 si conferma, ricevendo il punteggio di 98/100 Robert Parker.
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