Sangiovese: il vitigno “POP”!
Il Sangiovese è il vitigno italiano più conosciuto al mondo, alla base dei più grandi vini italiani e protagonista dei vini più amati sulla nostra tavola. Dal Chianti al Brunello di Montalcino, dal Morellino di Scansano al Nobile di Montepulciano, dal Rosso Conero al Rosso di Montefalco. Per questo suo essere eclettico è trasversale non può che essere il nostro vitigno POP.
Le sue radici sono profondamente legate alla Toscana. Qui probabilmente nasce e si sviluppa fin dal tempo degli Etruschi per poi repentinamente espandersi in tutto il territorio nazionale. Ma è nel centro Italia che si afferma come protagonista della viticoltura ed è ancora oggi il vitigno più coltivato e amato.
Sangiovese: origini e caratteristiche
Le origini del suo nome “Sangiovese” non sono mai state chiarite. Alcuni ipotizzano che derivi da Sanguis (Sangue) e Jugum (i gioghi collinari), associando quindi il nome alle dolci e affascinanti colline delle regioni del centro Italia. Altri invece lo ritengono più assonante alle parole “Sanguis Jovis” (Il Sangue di Giove).
Predilige terreni argilloso-calcarei poco fertili e ricchi di scheletro e tendenzialmente ha una maturazione tardiva. La sua peculiarità è la sua acidità e tannicità che permette di produrre vini adatti a durare nel tempo senza perdere intensità e complessità.
E’ difficile descrivere a parole quali sono i profumi e i gusti distintivi dei suoi vini. Il Sangiovese è un vitigno che muta non solo a seconda del terreno su cui si sviluppa, ma anche (e soprattutto) nel tempo. Alcune caratteristiche sono però comuni anche nelle diverse espressioni, come le note di viola o quelle più fruttate di ciliegia o della prugna (mai troppo matura) ; nelle sue declinazioni più complesse come il Brunello di Montalcino, il suo bouquet gusto-olfattivo si trasforma in un viaggio sensoriale che pochi altri vini sanno trasmettere: note minerali, balsamiche, speziate e tostate che permangono nel naso e nel palato per moltissimo tempo.
Non esiste un solo tipo di Sangiovese, ne troviamo infatti coltivati diversi cloni che possiamo dividere in due macrofamiglie:
- Il sangiovese grosso tipico della Toscana si esprime ad esempio nel biotipo Brunello e Prugnolo gentile
- il sangiovese piccolo invece è largamente diffuso in Emilia Romagna e in alcune zone della Toscana (Morellino).
All’Estero lo troviamo soprattutto negli Stati Uniti (Napa Valley) e in Argentina, trasportati dall’onda di successo dei cosiddetti “Super Tuscan” in cui il sangiovese è assoluto protagonista.
Il Sangiovese è il vitigno italiano più invidiato, amato, premiato ed esportato: una vera e propria “eccellenza popolare”.